UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Dad un anno dopo: «È positiva per 3 su 10»

I dati dell’indagine promossa dall’impresa sociale “Con i bambini”
31 Marzo 2021

Solo 3 italiani su 10 valutano la Dad positivamente. Fra i genitori di figli in età scolare, il dato cresce al 36%, e raggiunge il 48% fra gli insegnanti. Per il 51% dei genitori italiani, inoltre, a 12 mesi dall’adozione della didattica a distanza nelle scuole, non è ancora garantito un accesso adeguato a tutti gli studenti.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis per l’impresa sociale “Con i bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Demopolis ha studiato l’evoluzione percepita, il presente e le prospettive della didattica a distanza nella valutazione dell’opinione pubblica, con focus sui genitori di figli minori (5-17 anni), su insegnanti e operatori del terzo settore.

Coprotagonisti di questa sperimentazione indotta dalla pandemia, i genitori italiani, rilevano come la Dad abbia prodotto maggiore autonomia nell’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi (57%). Nella valutazione di chi ha figli in età scolare, i problemi rimasti irrisolti e le criticità delle lezioni a distanza restano la distrazione degli studenti durante le lezioni (73%), ma anche la complessa situazione emotiva dei ragazzi (63%) e la scarsa dotazione tecnologica delle case (51%), limite segnalato con maggiore evidenza dagli insegnanti (68%). Si differenziano, genitori ed insegnanti, anche nella valutazione dei carichi di lavoro: eccessivo è stato l’impegno richiesto alle famiglie secondo il 39% dei genitori; il dato cresce al 61% tra chi ha i figli alle Elementari. Inoltre, per il 31% dei genitori l’orario scolastico è troppo ridotto: sul tema concorda appena il 15% degli insegnanti.

Avvenire, 30 marzo 2021