UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Cattolica protagonista del patto educativo globale

Gli interventi di Zani, Anelli, Delpini e Giuliodori al seminario di studi sulla teologia promosso dal centro pastorale dell’università
15 Settembre 2020

Capire come la teologia può aiutare ad affrontare la particolare situazione determinata dalla pandemia. Ma nello stesso tempo offrire un’occasione di confronto per rispondere alla sollecitazione di papa Francesco di realizzare un 'patto educativo globale'. Sono questi i temi che fanno da sfondo al Seminario di studio promosso dal Centro pastorale dell’Università Cattolica, appuntamento annuale rivolto ai docenti di Teologia e agli assistenti pastorali dell’ateneo. «L’ateneo dei cattolici italiani da un secolo al servizio del Paese, di ieri, di oggi e di domani», questo il titolo dell’iniziativa che si è aperta ieri nell’Aula Magna della Cattolica. «Dopo un digiuno affettivo e relazionale è bello ritornare in questo luogo», ha detto il rettore della Cattolica Franco Anelli, salutando la platea sia quella presente in aula sia quella collegata in streaming.

Purtroppo «la pandemia ha imposto non solo comportamenti e relazioni del tutto impreviste e sconvolgenti le consuetudini. Ha anche imposto di parlare solo di protocolli e cautele», ha osservato l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, aprendo i lavori del Seminario di studio e ponendo tre domande: «Che cosa ha da dire e da fare la teologia e l’assistenza spirituale per il futuro? A chi si rivolge l’insegnamento della teologia e la proposta del Centro pastorale in Cattolica? In quale contesto si avvia quest’anno il cammino verso il futuro?».

L’augurio dell’arcivescovo di Milano è che «la teologia e la dimensione religiosa, anzi cristiana, spirituale, anzi ecclesiale della vita mostri la sua pertinenza all’elaborazione delle discipline accademiche, non sia solo una disciplina tra le altre». I docenti di teologia hanno «forse la possibilità di essere animatori di una comunità accademica che renda possibile all’Università Cattolica di assumere, praticare, esibire in modo convincente la sua identità, la sua proposta culturale». Da questo punto di vista, ha fatto eco l’assistente ecclesiastico generale della Cattolica il vescovo Claudio Giuliodori introducendo l’iniziativa, «l’università si trova certamente al crocevia di queste immani sfide e a essa i giovani guardano con rinnovata fiducia, anche per superare le insicurezze e i timori resi ancora più pesanti dalla pandemia». Nel contesto dell’emergenza Coronavirus, ha precisato Giuliodori, sentiamo ancora più urgente dare forza e concretezza a questa «alleanza per il futuro» che rimanda anche al tema della prossima giornata per l’Università Cattolica che si celebra domenica prossima, 20 settembre.

Di questo si è discusso nella tavola rotonda «Alleati per il futuro: memoria e profezia di un Ateneo cattolico». «Bisogna proiettare il servizio dei cattolici italiani in una prospettiva rinnovata», ha dichiarato l’arcivescovo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, che ha preso parte alla tavola rotonda insieme con Agostino Giovagnoli, docente di Storia contemporanea in Cattolica, e Stefano Paleari, già rettore dell’Università di Bergamo e membro dell’Istituto Toniolo. Ecco perché, secondo Zani, servono una «capacità di visione» e uno «sforzo collettivo per riconfigurare il modo in cui si pensa e si agisce». Di qui il ruolo del «patto educativo globale», proposto da papa Francesco, e che sottolinea tre aspetti fondamentali - ripartire dalla persona, ripensare il pensiero, sviluppare la solidarietà - che «possano costituire linee guida per una istituzione come l’Università Cattolica che celebra il centenario».

Avvenire, 15 settembre 2020