UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Integrare costruendo percorsi di lavoro

Funziona la ricetta delle opere salesiane: l'esperienza del Cnos-Fap dell’Istituto “Orselli”, da 70 anni presente nel centro storico di Forlì
19 Novembre 2024

Il Centro nazionale opere salesiane formazione aggiornamento professionale (Cnos-Fap) di Forlì, che opera nell’Istituto Salesiano “Orselli” nel centro storico della città romagnola, compie 70 anni. Attorno all’Opera dei Salesiani, animata da 5 religiosi di don Bosco e guidati dal direttore don Piergiorgio Placci, gravitano non solo i mondi della formazione spirituale, umana e professionale dei giovani, ma anche dell’imprenditoria e della politica, del terzo settore e del volontariato. Si tratta di un “microcosmo” che gestisce, oltre alla parrocchia di San Biagio e a un oratorio, anche un cinema, la sala della comunità, impianti sportivi, un convitto per 60 studenti delle scuole superiori, il collegio universitario con 50 studenti del territorio e di varie parti d’Italia (Enav e Facoltà per diplomatici dell’Alma Mater di Bologna), ma soprattutto tiene lezione e corsi di formazione al lavoro.

È questa, infatti, la più grande sede dell’Emilia-Romagna del Centro Cnos Fap, aperto anche alle donne. Anima dell’istituto i sei piani formativi per avviare gli adolescenti al lavoro, che vanno dalla meccanica agli operatori del legno, fino ai corsi per parrucchiera, estetista e autoriparatori. Sono più di 400 gli alunni iscritti di ben 42 nazionalità. Spiega il direttore di Cnos-Fap, Sergio Barberio: «Da noi questi giovani vivono l’integrazione proprio nel sistema preventivo di don Bosco, che vede ragione, religione e amorevolezza, il trinomio su cui noi Salesiani puntiamo per educare, formare e avviare al mondo del lavoro».

Racconta un giovane immigrato africano: «I professori ci conoscono tutti personalmente, permettendoci di aprirci e di esprimerci al 100%, secondo le nostre capacità e abilità». Racconta Stefano Elleri, insegnante ed ex studente Cnos-Fap: «Molte aziende di Forlì e della Romagna sono gestite da nostri ex allievi, formando una grande catena: i nostri ragazzi vanno prima a lavorare e poi diventano imprenditori, fra cui molti immigrati arrivati da poco in Italia».

Fra le immigrate diverse ragazze imparano a fare le parrucchiere. Racconta a proposito la 20enne cinese Hui Ying: «Mia sorella fa già la parrucchiera a Milano. Così anch’io mi sto preparando per raggiungerla al termine del corso». All’inizio dell’anno scolastico sono stati consegnati diplomi di merito e borse di studio per i più meritevoli, stimolo anche questo a fare sempre meglio, in base all’insegnamento di don Bosco, preoccupato sempre di «preparare buoni cristiani e di formare bravi cittadini».

L’Istituto Don Bosco Salesiani di Forlì fu fondato nel 1942, con oratorio e parrocchia, grazie al vescovo di allora Giuseppe Rolla, originario di Milano, preoccupato «dell’ingente flusso di gioventù studentesca della città abbandonata a se stessa». Nell’immediato secondo dopoguerra, con l’inizio dell’industrializzazione, fu aperta una scuola professionale (oggi Cnos-Fap), inaugurata il 31 ottobre 1954.

Quinto Cappelli

Avvenire, 15 novembre 2024