UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

«Influencer? No, farò il medico»

Come promuovere autostima e talenti tra i piccoli: un terzo dei bambini non 'si piace' e vorrebbe essere diverso. Un’indagine tra i 6 e i 12 anni
24 Maggio 2022

Si chiama 'Rainbow High: Fai brillare i tuoi colori', per dimostrare che ogni bambino può scoprire il proprio, personalissimo colore, che poi è anche la sua espressione, originale e unica. È il progetto promosso da Mga Entertainment, azienda leader nel settore del giocattolo, con l’obiettivo di incoraggiare le nuove generazioni a credere in sé stesse e a esprimere il proprio talento. Un sostegno del quale i giovanissimi sembrano avere davvero bisogno.

Lo si scopre grazie alla ricerca 'Generazione Alfa: tra autostima e talenti' che fa da apripista al progetto di Mga e che l’azienda ha commissionato all’istituto Astra Ricerche proprio per conoscere da vicino le emozioni e i pensieri dei più piccoli. Un’indagine svolta su un campione rappresentativo della popolazione italiana di circa mille bambini con un’età compresa tra i 6 e i 12 anni, aiutati nella compilazione dei questionari dai loro genitori. Il primo dato che emerge dallo studio è che un bambino su tre non si piace, vorrebbe essere diverso e saper fare più cose. Un vissuto che secondo i ricercatori risente sicuramente di un contesto difficile, caratterizzato da due anni di emergenza sanitaria, da pesanti condizionamenti sociali e dall’esplosione del digitale. Senza parlare dell’inquietudine per la guerra in corso. Esperienze che hanno stravolto non solo la quotidianità ma anche l’immaginario infantile.

Il secondo indicatore ritenuto importante fa luce su un momento particolare, quello dei 10 anni: risulta infatti che in questa età i bambini iniziano a dubitare di sé stessi e che, sempre in questa fase, le abilità creative diventano il motore dell’autostima. Un passaggio cruciale che coinvolge soprattutto le bambine. Si passa dal 69% delle femmine di sei anni con buona autostima che scende al 57% a 10 anni, per poi risalire al 63% delle 12enni. Per entrambi i sessi diminuiscono i comportamenti di apertura, fantasia e scoperta rispetto al periodo che va dagli 8 ai 9 anni. La cameretta diventa il luogo fondamentale per giocare, segnale della voglia di autonomia e libertà. Ed è proprio in relazione a questo snodo delicato della crescita, quando le abilità creative diventano tutt’uno con l’autostima, che si intende sostenere i giovanissimi.

«È fondamentale aiutarli a mettersi alla prova, conoscersi e sbagliare: avere autostima significa infatti riconoscere le proprie risorse ma ammettere anche i propri limiti per potersi migliorare», fa notare Marta Rizzi, psicologa e psicoterapeuta in età evolutiva e terapia genitoriale. L’indagine scopre anche quali sono le aspirazioni della Generazione Alfa e a sorpresa rivela che sono pochi i bimbi che vogliono fare l’influencer (0,8%) o lo youtuber (1,3%). A prevalere sono professioni tradizionali: il 13,8% degli intervistati desidera diventare medico e il 6,5% veterinario. A ruota (6,4%) segue il sogno di fare il calciatore.

Paola Molteni

Avvenire, 22 maggio 2022