UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

In pagina le idee e le parole per formarsi

Elena Marta, presidente di «Educatt», Fondazione per il diritto allo studio: «Così i ragazzi acquisiscono competenze di cittadinanza»
9 Febbraio 2022

Giornali (per quanto digitali) a tutti gli studenti? Il progetto è ambizioso ma con i piedi per terra. Ne è persuasa Elena Marta, docente di Psicologia sociale e presidente della Fondazione Educatt per il diritto allo studio, cui fanno capo i collegi dell’Università Cattolica.

I giovani leggono poco i quotidiani, ma si tengono informati con mille canali. Perché proporgli la lettura di un giornale?

Leggere un giornale è importante perché non offre solo una ricostruzione di fatti ma anche la possibilità di avviare processi di riflessione; di incontrare uomini e donne di cultura; fare viaggi in luoghi sconosciuti; offrire finestre di pensiero talvolta inattese. Consente di acquisire conoscenze e strumenti per sviluppare una propria lettura critica della realtà, aumentare consapevolezza sulla realtà.

Perché Educatt ha fatto suo il progetto con Avvenire?

Perché si inscrive dentro la proposta della Fondazione a chi desidera 'abitare' nei suoi collegi. Per Fondazione Educatt non si tratta solo di offrire un luogo decoroso dove soggiornare ma anche di proporre una progettualità formativa a cui ciascuno, in piena libertà, può decidere se, in che modo e quanto partecipare. La proposta formativa parte dall’assunto che gli studenti sono persone che stanno costruendo la propria identità, a loro è importante offrire opportunità di crescita personale e professionale, accompagnarli nello sviluppo di competenze trasversali e di cittadinanza. Il progetto di lettura di Avvenire aiuta a comprendere la realtà, a leggerla sviluppando capacità di analisi critica, confronto, competenze progettuali e valori di cittadinanza.

Cosa può apportare la presenza di un quotidiano nella vita di un collegio universitario?

La possibilità non solo di essere informati, ma anche di riflettere sul fatto che esiste un mondo al di fuori del proprio microcosmo e che gli esseri umani sono legati da un destino comune, tutti interdipendenti e ciascuno – in opere o omissioni – che contribuisce a costruire la realtà. Un quotidiano offre la possibilità di fermarsi a riflettere, di tornare sulla lettura e aprire finestre di pensiero. Se poi il giornale è cartaceo offre anche le sensazioni e le emozioni legate al tatto delle pagine e all’odore dell’inchiostro: e sappiamo quanto i processi di apprendimento, rilettura e riflessione siano legati anche alle emozioni e all’uso dei sensi.

In un tempo di formazione cosa deve offrire un giornale agli studenti, in teoria i più interessati a capire 'come va il mondo'?

Deve davvero aprire la mente, quindi offrire la possibilità di avere sia letture plurali sia una bussola, ovvero l’affermazione di una posizione chiara, presentata non in maniera fondamentalista o esclusiva ma come una posizione che, nella sua fermezza, è aperta al dialogo e al confronto, che sa proporre valori e offrire elementi per attribuire senso al vivere.

Cosa chiedono i ragazzi oggi all’informazione?

Autenticità, libertà, rispetto, coerenza, passione per la vita e per le persone. Non vogliono mistificazione, sottomissione a logiche puramente economiche, incoerenza. Vogliono opportunità di pensiero sincere, appassionate, inclusive, che consentano loro di dare un senso al vivere e alle inquietudini del nostro tempo. Non vogliono posizioni urlate ma la pacatezza di chi ha davvero qualcosa da dire e da condividere, di chi non teme il confronto e sa mettersi in ascolto della realtà, senza imbrigliarla in letture precostituite, di chi sa proporre in maniera inclusiva valori e li vuole difendere.

In particolare, cosa può dare Avvenire agli universitari?

Tanto, perché penso che lo stile di Avvenire e le sue proposte rispondano a pieno a quello che sono le richieste di senso dei giovani. E non solo.

Francesco Ognibene

Avvenire, 8 febbraio 2022

(foto da cattolicanews.it)