UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

In ascolto dei giovani e in cammino sinodale con la Chiesa

La scuola offre preziose opportunità per inserire i giovani nel Cammino sinodale: un intervento di mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università
29 Novembre 2021

“Siete chiamati ad assumere una precisa responsabilità: quella di promuovere un autentico ascolto sinodale dei giovani per dare vita a un’azione educativa che sia parte integrante dell’attuale cammino sinodale della Chiesa”. Con queste parole mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università ha aperto il suo intervento all’Assemblea elettiva nazionale della FIDAE, lo scorso 27 novembre 2021.

“In ascolto dei giovani per una pastorale scolastica in cammino sinodale con la Chiesa” è il titolo della sua relazione, durante la quale si è soffermato sul momento particolare della vita della Chiesa e sulle possibilità di ascolto dei giovani che il contesto scolastico offre.

Il Cammino sinodale ha “un eminente valore educativo”, ha sottolineato mons. Giuliodori: “Un’occasione per educare e, prima ancora, per lasciarci educare”. “Ci sono molti elementi – ha proseguito – soprattutto nel Documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi e nei discorsi di Papa Francesco, che richiamano aspetti tipici dell’educazione. Ad esempio, fra gli obiettivi indicati, troviamo l’invito a “fare memoria”, a fare i conti con i cambiamenti epocali del tempo attuale, a cogliere il fiorire di “nuovi linguaggi della fede” e favorire il protagonismo di tutti”.

A proposito dell’ascolto dei giovani, il vescovo ha evidenziato la necessità di “adulti disponibili e responsabili”: “Per un insegnante l’ascolto dei ragazzi e dei giovani non è un qualcosa in più perché fa parte dello svolgersi della didattica. Inoltre, è un ascolto che non si ferma agli aspetti strettamente scolastici: ai temi delle lezioni o alla vita interna della scuola. L’educatore ha la possibilità - e il compito delicato - di entrare a contatto con la mente e il cuore dei ragazzi, con tutto ciò che li appassiona, li interroga o li preoccupa”.

In allegato il testo integrale di mons. Giuliodori.