UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il “supplemento d’anima” delle scuole cattoliche

Katia Zambon, presidente Agesc: “Bene le parole del ministro Bianchi. Alla dichiarazione d’intenti seguano passi concreti”
20 Dicembre 2021

Soddisfazione per le parole del ministro Patrizio Bianchi e per la considerazione crescente verso il mondo delle scuole pubbliche paritarie. È questo, a caldo, il sentimento espresso dalla presidente nazionale Agesc, Catia Zambon che ieri ha partecipato, come membro della Giunta del Consiglio nazionale della scuola cattolica, alla presentazione del XXIII Rapporto sulla Scuola cattolica in Italia redatto dal Centro studi per la scuola cattolica della Cei. “Le parole del ministro Bianchi credo non abbiamo bisogno di essere interpretate. Il messaggio è chiarissimo e noi ci auguriamo che a questa dichiarazione di intenti, chiara e forte, seguano i passi necessari per andare in questa direzione”.

Per la presidente Agesc, l’anno appena trascorso ha dimostrato ancora una volta come le scuole paritarie pubbliche siano state all’altezza della difficile situazione addirittura riuscendo, tra mille difficoltà create dalla stretta imposta dalla pandemia, a rigenerare la propria offerta educativa e scolastica dimostrando tutta la capacità professionale e la bontà del servizio offerto alle famiglie attraverso tutta una serie di buone pratiche.

“Le famiglie – ricorda la Zambon – hanno riconosciuto questa capacità rinnovando la loro fiducia nel nostro mondo educativo-formativo iscrivendo i propri figli come dimostrano i dati relativi all’ scolastico 2020/21. Ora si tratta di dare un segnale forte a queste famiglie sostenendone la scelta educativa anche dal punto di vista economico”. “Mi piace sottolineare – conclude – quanto espresso da mons. Russo, segretario generale della Cei vale a dire che le nostre scuole, le scuole pubbliche paritarie hanno saputo reagire anche grazie a quel supplemento di anima che è caratteristica fondante e patrimonio che affonda le radici nella costituzione degli istituti dove siamo presenti”.

Sir, 17 dicembre 2021