UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il Sinodo che ascolta e fa parlare anche la scuola

l’Arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo porta fra i banchi l’esperienza sinodale della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
11 Aprile 2023

Accattivante e coinvolgente la nuova sfida che vede protagonista il popolo di Dio: il sinodo, il quale, con tutta la sua carica di idee, novità ed entusiasmo, ha riscosso larghi consensi nella grande e multiforme famiglia della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie che non ha mancato di farsi trovare pronta e operativa a questa sorprendente opportunità per la chiesa tutta.

Diverse, infatti, le iniziative estese sul territorio diocesano per permettere a chiunque di comprendere il significato e la valenza di questo evento, così fortemente voluto da papa Francesco, che vede ognuno di noi parte attiva e integrante.

Come è noto, uno dei cardini del sinodo è l’ascolto. Senza ascolto non c’è dialogo e senza dialogo non c’è comunione. Ma cosa vuol dire ascoltare? Come si può attualizzare e concretizzare l’ascolto in questo contesto storico e sociale?

Queste le domande che l’arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo, insieme al suo collegio presbiterale si è posto, per permettere alla comunità diocesana di vivere e sperimentare al meglio l’esperienza sinodale.

La riflessione ha poggiato le sue basi proprio partendo dalla grammatica italiana: “ascoltare: verbo transitivo; tale è un verbo che non esaurisce l’azione in sé ma la estende su un (s)oggetto” (cit. Treccani)

Ecco che l’Arcivescovo, accogliendo la lezione di vita offerta dalla nostra lingua madre ha pensato bene di “transitare” nelle 54 scuole della diocesi per “estendere” l’ascolto a bambini e ragazzi, insegnanti compresi.

Previo accordo con i Dirigenti scolastici e i docenti di religione, sono state somministrate agli alunni delle domande inerenti la visione di Chiesa oggi, cosa significa farne parte, in quale modo essa potrebbe agire e in che misura il Vangelo sia oggi un punto di riferimento. “Che cosa desiderate che la Chiesa faccia per voi? Come può migliorare la sua missione di annuncio del Vangelo nella società? Come possono collaborare le due istituzioni educative, scuola e Chiesa, nell’offrire alle nuove generazioni una educazione serena e bella?”.

Tali quesiti sono stati analizzati e argomentati in classe col docente di religione fino al tanto atteso incontro con mons. D’Ascenzo proprio tra i banchi, durante le ore di lezione. L’Arcivescovo si è messo in ascolto della comunità scolastica: “Io sono venuto qui, spiega ad ogni visita, per mettermi in ascolto di voi, dei vostri sogni, dei vostri desideri, delle vostre richieste. Cresciamo insieme, Chiesa e scuola, soltanto se ci ascoltiamo, ci vogliamo bene e ci aiutiamo vicendevolmente!”.

I ragazzi, entusiasti e incuriositi da questo incontro, stanno esponendo le loro riflessioni ed esperienze e non mancano di apportare il loro personale contributo all’opera sinodale con idee e domande che talvolta, paradossalmente, sembrano scuotere le coscienze degli adulti.

L’arcivescovo, che non ha ancora terminato la visita nelle varie scuole, con pazienza e interesse continua ad ascoltare e accogliere le parole dei ragazzi, cercando di carpire anche i desideri, gli stati d’animo e i bisogni di ognuno di loro.

Per la comunità diocesana, vedere il proprio vescovo che “scende in campo” e siede tra i banchi di scuola è un grande esempio da prendere in considerazione per un autentico e sereno ascolto. Del resto, sarebbe impossibile concepire un sinodo senza avere alla base l’ascolto, quello vero, che parte, arriva ed è destinato ad un’unica meta: il cuore.

Angela Magliocca