UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il prof simbolo del Sud tra i primi dieci al mondo

Carlo Mazzone di Benevento è finalista del Global Teacher Prize 2020
3 Ottobre 2020

La sfida è convincere i giovani a non abbandonare un territorio, il Sannio, dove sette under 35 su dieci non trovano lavoro e da dove, soltanto nell’ultimo anno, in più di tremila se ne sono andati. Per vincerla ci vorrebbe un premio Nobel, ed è proprio per questo che è stato scelto Carlo Mazzone, docente di Informatica all’istituto tecnico “Lucarelli” di Benevento, primo insegnante italiano nella top ten del Global Teacher Prize 2020, una sorta di campionato mondiale dei prof. Selezionato tra più di 12mila candidature provenienti da oltre 140 Paesi del mondo, Mazzone, 54 anni, dal 2004 lavora nella scuola, per cui ha lasciato un posto, ben remunerato, in azienda. «Ma la mia passione è stare con i ragazzi», racconta il docente campano, che ha così voluto assecondare una tradizione di famiglia: il padre è stato preside, mentre la madre e la sorella sono entrambe insegnanti.

Ai suoi studenti, Mazzone insegna “educazione imprenditoriale” con un certo successo: la sua classe ha vinto il concorso nazionale italiano 2019 di Junior Achievement, organizzazione che prepara i giovani all’ingresso nel mondo del lavoro, piazzandosi al secondo posto nella classifica internazionale. Un gruppo di suoi studenti ha fondato Farm animal trade, start up pensata tra i banchi di scuola e oggi diventata un’azienda per la compravendita di animali di allevamento.

«Attraverso il mio lavoro – spiega Mazzone, animatore digitale del Ministero e ideatore di diverse piattaforme di e-learning per gestire e semplificare il lavoro degli alunni – voglio contribuire alla crescita del nostro territorio, ricco di bellezze naturali, ma povero di occasioni per i giovani. Una tendenza da invertire al più presto, anche insegnando loro come muoversi con efficacia nel mondo del lavoro».

Se dovesse vincere il milione di dollari messo in palio dalla Varkey Foundation, organizzatrice del premio che sarà assegnato il 3 dicembre, l’insegnante beneventano sa già come spenderlo: in progetti per contrastare la dispersione scolastica (al 15,1% in provincia) e per fare formazione digitale a docenti, studenti e famiglie. «La pandemia – ricorda – ha aumentato le sofferenze delle famiglie povere, in gran parte tagliate fuori anche dalla didattica a distanza, proprio per la mancanza di mezzi adeguati».

A Mazzone sono arrivati i complimenti della vice direttrice generale dell’Unesco per l’Educazione, Stefania Giannini («Spero che la sua storia ispiri chi vuole intraprendere la professione di insegnante e metta in luce l’incredibile lavoro svolto quotidianamente dagli insegnanti in Italia e nel mondo») e l’incoraggiamento della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: «Coi suoi progetti – ha scritto su Facebook – questo brillante docente, è riuscito a portare le sue studentesse e i suoi studenti a partecipare con successo a premi internazionali e locali sull’imprenditoria giovanile. Grazie Carlo per tutto ciò che fai. I miei migliori auguri per questo riconoscimento », ha concluso la ministra.

Paolo Ferrario

Avvenire, 2 ottobre 2020