UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Il prof crede in Dio e anche in noi”

Una lettera di alcuni alunni del Liceo scientifico “Galilei” di Santa Marinella al loro insegnante di religione
20 Giugno 2025

Pubblichiamo una lettera di alcuni alunni del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Civitavecchia (sede di Santa Marinella) indirizzata al loro insegnante di religione. Si tratta di una bella testimonianza della qualità educativa di tale insegnamento. Apprezzabile anche la vena ironica usata dai ragazzi.

Omelia solenne per il Professor Depetris (Secondo l’Epistola degli Studenti, capitolo V, versetto… maturità)

Fratelli e sorelle della classe, oggi siamo qui riuniti per tendere omaggio non solo a un professore ma a colui che, nei secoli dei secoli scolastici, è stato per noi guida, pastore e… paziente ascoltatore di ogni nostro sfogo esistenziale: il Professore Depetris.

Colui che ci ha accolti come un padre accoglie i figli un po’ distratti, un po’ rumorosi, un po’ “non ho studiato ma volevo comunque partecipare”.

Colui che, con il sorriso e con quella pazienza che solo i santi e i professori hanno, ci ha insegnato a ragionare, a porci domande vere, a guardare oltre le apparenze.

E si, a volte la lezione sembrava più un dialogo tra anime smarrite e un parroco di quartiere, ma era proprio lì che avveniva il miracolo: capivamo che la religione non è solo dottrina, ma anche relazione, rispetto e ascolto.

E allora, come si direbbe in un’omelia ufficiale: “In verità vi diciamo: beato chi ha saputo guidare senza imporsi, ascoltare senza giudicare, e sorridere anche davanti all’ennesimo ‘Professò, siamo stanchi’”.

Caro professore, per noi è stato un pontefice della comprensione, un pastore della classe, talvolta anche un papà. E se un giorno ci chiederanno: “Che cosa vi ricordate delle superiori?”, sapremo rispondere: “C’era uno che ci credeva in Dio, ma anche in noi. Lo chiamavamo Prof., ma era molto di più”. Amen.

Scherzi a parte caro Prof, ci tenevamo davvero a farle capire il bene che le vogliamo: lei c’è stato sempre, soprattutto a livello umano; lei che si è sempre prodigato nel dialogo e nell’ascolto con il maledetto 5GS. Oggi, dopo cinque anni, volevamo dirle un grandissimo grazie per tutto quanto. Mi ricordo ancora oggi, quando cinque anni fa, nell’aula dell’attuale 4GS, ci presentavamo per la prima volta. E oggi i nostri percorsi si separano, lasciandoci un bagaglio importante: ci ha fatto capire il vero significato delle cose, della scuola e, soprattutto, ci ha insegnato ad andare oltre il lato religioso, per farci approcciare alla vita in modo diverso da quello dei canoni sociali. GRAZIE.

Giulio Dani e Cristiano Mura