Un saluto particolare “ai membri della Federazione degli Istituti di attività educative, convenuti in occasione del settantesimo di fondazione, e li invito a continuare nel cammino di sostegno alle scuole cattoliche, perché sia sempre salvaguardata la libertà di scelta educativa dei genitori per i propri figli”.
Lo ha affermato Papa Francesco il 30 novembre scorso, salutando i pellegrini al termine dell’udienza generale del mercoledì in Aula Paolo VI e ricordando il 70esimo anniversario della fondazione della Fidae.
Non è la prima volta che dal Papa giunge l’invito a salvaguardare la libertà educativa dei genitori. Ricevendo i partecipanti alla plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, il 3 ottobre 2014, Francesco aveva affermato: “Si tratta di sostenere i genitori nella responsabilità di educare i figli, tutelando il loro imprescindibile diritto a dare ai figli l’educazione che ritengono più idonea. I genitori, infatti, rimangono i primi e principali educatori dei loro figli, pertanto hanno il diritto di educarli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose”. A questo proposito – aveva continuato – “si potranno delineare comuni e coordinate direttive pastorali da assumere, al fine di promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche”.
Inoltre, nell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia”, al n. 84, papa Francesco scrive: “L’educazione integrale dei figli è «dovere gravissimo» e allo stesso tempo «diritto primario» dei genitori. Non si tratta solamente di un’incombenza o di un peso, ma anche di un diritto essenziale e insostituibile che sono chiamati a difendere e che nessuno dovrebbe pretendere di togliere loro. Lo Stato offre un servizio educativo in maniera sussidiaria, accompagnando la funzione non delegabile dei genitori, che hanno il diritto di poter scegliere con libertà il tipo di educazione – accessibile e di qualità – che intendono dare ai figli secondo le proprie convinzioni”.