Papa Francesco incontra gli studenti e i docenti dell’Université Catholique di Louvain-la Neuve, la sezione francofona dell’antica Lovanio che nel 1968 dovette lasciare la casa madre in seguito alle proteste dei nazionalisti fiamminghi che ne reclamavano la soppressione. Ma di questa vicenda nessuno ha fatto cenno sia nella visita a Leuven, né a Louvain. Gli argomenti sono altri. Con una sorprendente contestazione dell’ateneo alle parole del Pontefice.
Ma andiamo per ordine. Il Papa viene accolto dal saluto della rettrice Francoise Smets. E poi gli viene letta una lettera di studenti e professori che prendendo spunto dalla Laudato si’ afferma in modo netto che «l’appello allo sviluppo integrale ci sembra incompatibile con le posizioni sull’omosessualità e sul posto delle donne nella Chiesa cattolica». Il Papa non risponde direttamente a queste osservazioni, ma nel suo discorso oltre ad affrontare il tema del cristianesimo e l’ecologia («non siamo padroni, siamo ospiti e pellegrini sulla terra») affronta anche tale questione.
«Pesano qui – spiega - violenze e ingiustizie, insieme a pregiudizi ideologici». Perciò «bisogna ritrovare il punto di partenza: chi è la donna e chi è la Chiesa». La Chiesa «è il popolo di Dio, non un’azienda multinazionale». La donna, «nel popolo di Dio, è figlia, sorella, madre. Come io sono figlio, fratello, padre». Per Francesco «ciò che è caratteristico della donna, ciò che è femminile, non viene sancito dal consenso o dalle ideologie». Ma «la dignità è assicurata da una legge originaria, non scritta sulla carta, ma nella carne». La dignità è «un bene inestimabile, una qualità originaria, che nessuna legge umana può dare o togliere». A braccio ricorda che «la Chiesa è donna», e poi aggiunge: «La donna è più importante dell’uomo ma è brutto quando vuole fare l’uomo». E infine, sempre a braccio, invita a «non entrare nelle lotte con delle dicotomie ideologiche».
Il discorso del Papa è piaciuto alle autorità della Cattolica di Lovanio. Ma non del tutto. E così, a sorpresa, poco dopo la fine della cerimonia, quando il Papa sta ancora salutando le persone che lo aspettavano fuori dell’ateneo, l’Università pubblica un insolito comunicato, non firmato, in cui si ringrazia Francesco manifestando però «incomprensione e disaccordo» riguardo la posizione espressa dal Papa sulla donna nella Chiesa e deplorando le sue «posizioni conservatrici» sul ruolo della donna nella società. In particolare viene contestata questa frase di Francesco: «Donna è accoglienza feconda, cura, dedizione vitale». Per Louvain-la Neuve si tratta di una posizione «deterministica e riduttiva» che respinge ribadendo il suo essere una Università «inclusiva e impegnata nel combattere la violenza sessista e sessuale» e invitando la Chiesa ad intraprendere «lo stesso cammino, senza alcuna forma di discriminazione». Che quello in Belgio fosse un viaggio “difficile” si sapeva. Ma forse nessuno immaginava ad una reazione di questo genere da parte di una Università Cattolica.
Gianni Cardinale
Avvenire, 29 settembre 2024
Vedi qui il discorso di Francesco:
(foto Vatican Media)