UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il mare diventa aula contro l’abbandono

Cento giorni in barca a vela nel Tirreno per otto ragazzi in condizione di particolare fragilità
18 Aprile 2022

Il mare come “aula” per imparare a misurarsi in un contesto ricco di stimoli e ad avere rispetto di sé stessi e degli altri. Riparte da Catania con un equipaggio di otto persone (cinque ragazzi e tre ragazze) e terminerà il 20 luglio in Toscana, il progetto “A scuola per mare”, selezionato dall’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, che prevede cento giorni di navigazione nel Tirreno in barca a vela. Una “palestra” per conoscersi e sviluppare percorsi di consapevolezza, cambiamento e crescita. Il progetto coinvolge sei regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania e Friuli Venezia-Giulia) ed è rivolto a ragazzi che vivono in condizione di particolare fragilità. Adolescenti che incontrano difficoltà a completare il ciclo di studi e giovani affidati dai Centri di giustizia minorile.

Stando ai dati più recenti, il tasso di abbandono scolastico in Italia è pari al 13,1%, superiore all’obiettivo Ue del 10%, con punte del 17% in Campania e del 19% in Sicilia. Tra i percorsi individuati per aggredire questa piaga del nostro sistema d’istruzione, c’è la vita in mare. «Il mare, la navigazione insegnano il valore della vita umana, il rispetto per gli altri, la necessità di essere comunità, gli uni legati agli altri », spiega Gabriele Gaudenzi, responsabile di “A Scuola per mare”.

Tra le attività proposte, l’esplorazione della natura e lo sport; la cura dell’ambiente con l’intervento per il recupero della plastica in mare (progetto “Back to life” promosso in collaborazione con l’Acquario di Genova); l’educazione alla legalità con la visita ai luoghi simbolo della lotta alla mafia; l’inclusione e la diversità con la settimana di navigazione integrata con un gruppo di giovani con disabilità.

Due le attività che caratterizzano il progetto “A scuola per mare”: un modulo residenziale, in mare, della durata di circa otto mesi (al termine del quale i ragazzi vengono accompagnati al reinserimento in percorsi formativi, di orientamento e di avviamento al lavoro) e un modulo territoriale “scuola popolare”, che si svolge a Monza presso l’associazione Antonia Vita-Carrobiolo. I destinatari di questa seconda iniziativa sono ragazzi tra i 14 e i 18 anni, giovani che devono terminare la scuola primaria di primo grado o che frequentano i primi due anni delle scuole superiori e che sono a rischio di dispersione scolastica. Anche questa proposta si sviluppa in un arco di tempo di circa otto mesi (da novembre a giugno) e prevede periodi di navigazione di 20 giorni alternati a periodi di cammino, sempre di venti giorni. Esperienze che saranno poi rielaborate dai partecipanti, affiancati dagli educatori della scuola popolare di Monza. Questo modulo, che sarà replicato l’anno prossimo a Sassari, termina con gli esami di terza media e, comunque, con la fine dell’anno scolastico.

Paolo Ferrario

Avvenire, 15 aprile 2022