“La scienza ispirata a saldi principi etici e sviluppata in vista del bene comune, e non per un egoistico tornaconto, è sempre un’attività estremamente generosa, un modo nobilissimo di offrire la propria vita, per amore della vita”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, nell’omelia della messa presieduta questa mattina nella chiesa centrale dell’Università Cattolica, sede di Roma, per l’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020.
Con uno sguardo all’attualità, il presidente della Cei ha osservato: “In una società che invecchia, come la nostra, occorre dare spazio alla componente giovanile, entusiasta e portatrice di idee ed energie innovatrici, creando le condizioni perché queste doti possano efficacemente svilupparsi. Occorre creare le condizioni per fare tesoro della sapienza dei padri e degli insegnanti, coltivandola e indirizzandola con serenità e originalità verso nuove, creative forme di bene”.
“Né i giovani, né i meno giovani ‘devono aver paura dell’impegno di costruire un mondo nuovo’”, ha osservato Bassetti facendo sue le parole di Papa Francesco; un mondo “potenzialmente migliore di quello già noto”. Del resto, “possiamo vedere e cogliere tanti segni incoraggianti di questo impegno giovanile”. “Ciò che vale nelle famiglie – la convinzione del presidente Cei – si può estendere al mondo universitario: una agenzia educativa che avvia con decisione all’età adulta, ma ha tutte le caratteristiche intergenerazionali di una grande famiglia, specialmente se si ispira esplicitamente a principi cristiani, anzi cattolici (del resto le due parole, ‘università’ e ‘cattolica’, si rifanno allo stesso significato di abbraccio universale).
“Occorre avere il coraggio di sapersi proiettare verso le nuove generazioni, accogliendone il fondamentale apporto e accogliendo anche le forze giovani e dinamiche, venute da altrove, che scelgono il nostro Paese, la nostra Italia così bella, per cercare e costruire un futuro migliore”, ha affermato ancora il card. Bassetti, osservando che “una bellezza e una ricchezza come quella della nostra cultura non può reggersi soltanto sul passato, per quanto splendido e nobile. Parte da qui, da queste aule, il ponte vitale verso la nuova giovinezza: l’impegno, la gioia contagiosa, una nuova capacità di accoglienza, un nuovo slancio verso l’avventura inesauribile del sapere, dello scoprire, dell’innovare, del costruire. Insieme, tutte le generazioni solidalmente, per il bene di tutti”. “Non vi è cultura né progresso – la convinzione di Bassetti – senza scambio. Inoltre, dobbiamo sempre ricordare che chiunque acquisisca, grazie al lavoro e allo studio, la possibilità di una vita migliore, non lo fa solo per sé. Il futuro di un giovane, di una giovane, non è mai un fatto suo privato, ma riguarda tutti”.
Sir, 23 gennaio 2020
In allegato il testo integrale dell’intervento del card. Gualtiero Bassetti