UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il contributo della religione all’educazione in Europa

Un documento degli episcopati della Comece richiama il ruolo unico ed essenziale della religione per le nuove generazioni
9 Gennaio 2025

“Per valorizzare il patrimonio europeo e garantire una comprensione olistica della dignità umana e del bene comune nei programmi scolastici, è fondamentale includere l'educazione religiosa confessionale come parte della formazione degli alunni. Per dare origine a future generazioni di adulti rispettosi, consapevoli di sé e orientati allo scopo, è fondamentale che venga insegnata l'educazione religiosa, offrendo agli studenti in tutte le fasi dell'istruzione la possibilità di confrontarsi con domande di significato, spiritualità e vocazione. Inoltre, l'educazione religiosa offre una ricchezza di implicazioni positive, promuovendo una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo, rafforzando il rispetto per la diversità religiosa nel nostro continente e oltre”.

Lo scrive la Comece, organismo che rappresenta gli episcopati dei Paesi dell’Unione Europea, in un documento pubblicato il 18 dicembre 2024 dal titolo “Religious Education in the European Schools. A unique and essential contribution to the next generation of Europeans”.

“Per comprendere appieno la natura dell'educazione religiosa – prosegue il testo – è necessario un corso confessionale, in cui l'elemento religioso e testimoniale della fede possa essere trasmesso, un aspetto essenziale che gli insegnanti possono fornire in modo credibile”. Non fornire l'educazione religiosa confessionale nelle scuole europee pone anche ostacoli alle famiglie nell'assicurare l'istruzione e l'insegnamento dei loro figli in conformità con le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche. Inoltre, l’educazione religiosa promuove la coesione sociale e previene le radicalizzazioni.

In allegato il documento della Comece (in inglese).