Spazi dedicati alle arti espressive con una sala musica, un atelier d’arte e una sala polifunzionale. E laboratori per la robotica e il linguaggio digitale. Non è il progetto per la sede di qualche azienda proiettata nel futuro ma i nuovi ambienti 'Dama' (Digital arts music agorà), inaugurati al Collegio San Carlo. Quattro nuovi spazi volti al potenziamento dell’offerta didattica: 700 metri quadrati recuperati dalle antiche fondamenta del palazzo seicentesco Busca Arconati, prima sede storica del Collegio, con un investimento di 3,5 milioni di euro. «Questa inaugurazione è importante perché fa compiere un passo avanti alla città», ha detto la vicesindaco Anna Scavuzzo. Gli spazi Dama sono infatti al servizio della scuola ma sono pensati anche come luoghi di socialità e incontro per i cittadini e per eventi particolari come Stam in the city, Eu code week e Green week.
Il progetto nasce in linea con la vocazione alla sperimentazione che caratterizza da sempre l’istituto: promuovere percorsi di crescita e formazione attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione della didattica a fianco delle attività tradizionali. «Il progetto Dama cerca ancora una volta di dare risposta alle più importanti sfide educative contemporanee, tra le quali dotare gli studenti di strumenti innovativi per interpretare e anticipare il futuro», ha commentato il rettore, don Alberto Torriani. Tutte le fasi preparatorie e realizzative sono state supervisionate dalla soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio. «I lavori non sono stati semplici da realizzare a causa dei ritrovamenti, dell’età e dei materiali delle fondamenta», ha spiegato l’ad del Collegio San Carlo, Ciro di Cecio.
In questa stessa visione dell’insegnamento si inserisce anche il progetto 'Dante Vr', studiato dal San Carlo in vista del VII centenario della morte del poeta che si celebrerà il prossimo anno, insieme alla start-up 'Beyond the Gate', già realizzatrice dell’evento 'Beyond the Castle' al Castello Sforzesco. Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Società Dante Alighieri «per un’iniziativa utile allo sviluppo educativo dei giovani riconoscendo in Dante colui che incentra i principi fondamentali dell’umano sapere», ha detto il segretario generale della Società, Alessandro Masi. 'Dante Vr' è un prodotto di realtà virtuale sceneggiato dai docenti del collegio che introduce lo studente della secondaria di primo grado allo studio della Divina Commedia, in particolare dell’Inferno: un’esperienza immersiva di circa 15 minuti che vede i ragazzi impersonare lo stesso Dante mentre attraversa la selva oscura cercando la strada per raggiungere il Colle, affrontando le belve lungo il cammino, e arrivando poi alla porta dell’Inferno guidato da Virgilio. «Per ora è stato realizzato solo il primo canto ma speriamo di poter far immergere gli studenti anche nel resto dell’opera», commenta Marco Arena, ceo e cofounder di 'Beyond the Gate'.
Monica Lucioni
Avvenire, Milano, 11 febbraio 2020