Ragazzi, siate curiosi». Quando il fotografo Tony Gentile parla di fotogiornalismo in videoconferenza da casa sua a Roma, gli studenti del liceo «G.P.Ballatore-G.G.Adria» di Mazara del Vallo (Trapani), stanno seduti attorno a un tavolo, come se partecipassero a una riunione di redazione. Tony Gentile - oggi fotografo dell’agenzia Reuters - è l’autore del famoso scatto che ritrae insieme i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Gli studenti, invece, dell’anno delle stragi (il 1992) ne hanno solo sentito parlare, perché sono nati dopo. Eppure ascoltano con interesse il fotografo palermitano che gli mostra la macchina fotografica con la quale realizzò quello scatto. Gentile racconta anche come si fa il mestiere di giornalista e di fotografo, con i pro e i contro.
È un’esperienza che ancora quest’anno raccontano i venti ragazzi liceali (seguiti dalle docenti Rosanna Catalano e Mariangela Rugulo) che lo scorso anno scolastico hanno frequentato il laboratorio di giornalismo presso la redazione di «Condividere», il giornale della diocesi di Mazara del Vallo, una di quelle occasioni di alternanza scuola-lavoro vissute con interesse dagli studenti. Esperienza fuori e dentro la redazione, coi tempi che si rispettano di un giornale. Così la timidezza dei primi incontri ha fatto spazio alla passione per qualcosa che loro non conoscevano: come si lavora dentro un giornale, come si 'costruisce' un numero, chi fa e che cosa. Confronto sulle tematiche, regole da seguire, come veri giornalisti.
Per i venti studenti è stata la prima esperienza di alternanza scuola-lavoro dentro un giornale che racconta il territorio, come lo fa ogni mese «Condividere». E loro, nella realizzazione del numero unico «Bellezza e libertà» hanno parlato della loro città, Mazara del Vallo. E non solo. Storie di integrazione e una riflessione a due voci - una docente e uno studente - anche sull’importanza o meno del percorso di alternanza scuola- lavoro. Un percorso d’impegno per 'formare' i giovani studenti alla capacità critica. Questo è stato l’obiettivo condiviso durante le riunioni di redazione e nel lavoro di composizione delle dodici pagine. C’è chi ha intervistato i ragazzi ospiti del progetto 'Intercultura', chi un docente universitario sul valore dell’orientamento accademico promosso tra le ultime classi degli istituti superiori, chi ha raccolto le esperienze più significative della progettualità scolastica. Pagine disegnate, ricerca delle foto, titolare i servizi, fare gli occhielli e i catenacci.
«È stata un’esperienza davvero originale per i ragazzi – spiega la docente Rosanna Catalano – che hanno avuto modo di mettere in pratica subito quanto imparato. Realizzare un giornale non è una cosa semplice ma loro sono riusciti a farlo con capacità critica e passione ». Gli studenti in redazione hanno vissuto i momenti più belli: l’incontro anche con un esperto di social network ma anche col vescovo Domenico Mogavero che di «Condividere » è il direttore editoriale. È lui che, tra lo stupore degli studenti, ha raccontato come vive ogni mese la redazione, partecipando alle riunioni e vivendo attivamente i giorni di 'chiusura' del mensile. Smontando, di fatto, l’idea che molti studenti avevano che il vescovo è solo colui che celebra le Messe e amministra le Cresime.
Max Firreri
Avvenire, 31 maggio 2018