UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Gli studenti della Ciociaria non sono rimasti soli

Dopo la lettera di mons. Spreafico, vescovo di Frosinone, coinvolti centinaia di ragazzi. I prof di religione sempre 'connessi' con loro
3 Febbraio 2021

Le attuali difficoltà nello svolgimento della didattica non hanno di certo fermato l’impegno della pastorale giovanile della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferenti-no, anzi: «Soprattutto grazie agli insegnanti di religione guidati dall’Ufficio scuola diocesano - afferma Andrea Crescenzi, responsabile della pastorale giovanile - abbiamo coinvolto centinaia di ragazzi tra le medie e le superiori in un’ampia riflessione sui temi del momento, anche alla stregua della lettera che nel novembre scorso il vescovo Ambrogio Spreafico ha rivolto agli studenti e che affronta i vari temi dell’attualità, compresa quella cura del creato che qui in Ciociaria, terra attraversata da tanti problemi ambientali, è particolarmente sentita. Una serie di riflessioni e approfondimenti che stanno coinvolgendo anche le parrocchie».

Un ulteriore livello che la pastorale giovanile si è data è quello dell’organizzazione degli incontri per le cinque vicarie (Frosinone, Ceprano, Veroli, Ceccano e Ferentino) in cui è suddivisa la diocesi: «È una dimensione più confacente alle norme per evitare assembramenti; anche qui abbiamo seguito la linea dettata dal vescovo Spreafico che sta incontrando tutti gli operatori proprio nelle varie zone pastorali, vista l’impossibilità di tenere il solito grande convegno diocesano. Si formano comunque dei bei gruppi di studenti con i quali dialogare e lavorare».

Il passaggio ulteriormente interessante è quello di un coinvolgimento degli universitari, non così scontato, come sottolinea Crescenzi: «Dal Frusinate in genere vanno negli atenei di Roma, o anche più lontano, e non sempre tornano a casa. Ma negli ultimi tempi siamo riusciti a coinvolgerli, anche con una serie di incontri sulle missioni insieme al competente Ufficio diocesano, e hanno risposto positivamente. Adesso pensiamo di riprendere il tutto, anche per loro, dalla prossima primavera».

Igor Traboni

Avvenire, 3 febbraio 2021