UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giovani, disagio psicologico post Covid per nove studenti su dieci

I risultati di un’indagine condotta su 30mila ragazzi delle superiori e dell’Università
23 Maggio 2022

Abituati per tante settimane e far lezione dietro uno schermo, compressi nella loro socialità che spesso si riduceva a interminabili videochiamate di gruppo. E così ad assalire i più giovani è il senso di solitudine, ansia, stress e nei casi più gravi problemi alimentari ed episodi di autolesionismo. In più 9 studenti su 10 mostrano un disagio psicologico, tuttavia appena uno su 3 ritiene utile un supporto e vorrebbe usufruirne, anche se nella realtà si è rivolto ad uno specialista solo il 26%. Eccola l’altra emergenza che la pandemia da Covid ha lasciato nelle fasce più giovani della popolazione. A confermarlo l’indagine “Chiedimi come sto” promossa dalla Rete degli studenti medi, dall’Udu – Unione degli universitari e dal sindacato dei pensionati Spi-Cgil che ha coinvolto in un solo mese 30mila studenti delle scuole superiori e universitari su tutto il territorio nazionale. La ricerca – la prima che ha interessato un numero così corposo di persone in merito conseguenze psicologiche della pandemia – è stata condotta dall’Istituto di ricerca Ires dell’Emilia Romagna e mette in evidenza 'una questione giovanile' non più rinviabile.

A crescere nel corso dell’emergenza sanitaria, infatti, sono state soprattutto le emozioni negative tra cui la noia (68%), la demotivazione (66%), la solitudine (62,7%), l’ansia (60%), la paura e la rabbia (46%). Adesso questo terremoto emotivo sta facendo emergere con forza pesanti conseguenze. E così il 28% degli studenti ha dichiarato di avere disturbi alimentari, il 16% dei quali innescati dalla pandemia, mentre il 14,5% ha avuto esperienze di autolesionismo, la metà in coincidenza del periodo pandemico. Il 10% ha assunto sostanze e il 12% ha abusato di alcol.

Come se non bastasse, l’aumento dell’uso dei videogiochi (30%) e dei social (78%) ha portato a far diminuire (e in alcuni casi a far persino temere) le relazioni vis a vis con amici, compagni di classe ed insegnanti. Il 64% dei ragazzi intervistati ha confermato aver avuto disturbi del sonno e un quarto degli studenti ha addirittura pensato di abbandonare gli studi dopo la Dad. Non meno traumatico il ritorno in classe, con il 60% che ha visto aumentare il disagio per lezioni ed esami in presenza. Anche il futuro spaventa sempre più i nostri ragazzi. Guardando infatti in prospettiva, il 60% giudica con una criticità molto alta la propria salute mentale e le emozioni che prevalgono sono insicurezza (75%) e paura (72%). Meno drammatica la dimensione valoriale, visto che si crede ancora negli amici e famiglia (85%). Un po’ meno nelle istituzioni – tutte sotto il 20% – ad eccezione di scuola, università e Unione europea (50%).

Alessia Guerrieri

Avvenire, 21 maggio 2022