Per la fervida curiosità, un bambino voleva capire perché l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’, di cui tanto sentiva parlare, fosse così importante. Con tenacia non si è arreso neanche davanti ai «poi ti spiego» del papà continuando a incalzarlo di domande. È così che Samuele è stato inconsapevolmente il “regista” della prima Giornata Mondiale dei Bambini che si svolgerà a Roma il 25 e il 26 maggio. Artefice di un evento che porterà nella Capitale 70mila bambini provenienti da tutto il mondo. Alla domanda se si rende conto di cosa ha messo in moto nell’arco di poco più di un anno con la sua sete di sapere, risponde semplicemente «sono felice. Saranno due belle giornate». Ma facciamo un passo indietro. Samuele ha 12 anni, romano, figlio di Aldo Cagnoli, comandante di Airbus, e di Katia.
Frequenta la seconda media, gioca a basket ed è tifoso della Roma. La sua famiglia conosce Bergoglio dai tempi in cui era arcivescovo di Buenos Aires e talvolta ha l’opportunità di essere ricevuta in Vaticano. «Al termine di una visita mi regalò l’enciclica con una dedica - racconta Samuele -. Ne avevo sentito parlare, ma non avevo capito cosa fosse, non leggo tanto. Mi ha molto incuriosito perché ho percepito che era un documento importante». Quando domandava al padre di spiegargliela, gli rimandava la spiegazione a un altro giorno.
«All’ennesima richiesta – interviene il padre, oggi vice coordinatore della prima Gmb -, gli ho detto che era un testo importante, con un linguaggio particolare e che da grande l’avrebbe letta». In tutta risposta Samuele gli ha fatto presente che se era una cosa così importante, non doveva aspettare di essere grande per capirlo, «sarebbe stato troppo tardi». “Troppo tardi”, due parole che hanno raggelato il padre. «Per giorni mi sono risuonate in mente e mi chiedevo cosa possiamo fare noi grandi per lasciare una società diversa ai nostri figli», dice Cagnoli. Poco dopo ha conosciuto padre Enzo Fortunato, con il quale ha scritto “L’enciclica dei bambini.
Rieducare il mondo degli adulti”, con prefazione di Papa Francesco. Da qui l’idea, avuta con il frate minore conventuale, dell’evento “I bambini incontrano il Papa”, svoltosi il 6 novembre scorso in Aula Paolo VI. Un mese dopo, l’8 dicembre, Francesco annunciò con «gioia» la prima Giornata mondiale dei bambini.
«Non avrei mai immaginato che potesse accadere una cosa così bella in pochissimo tempo – riflette Samuele . Immagino la festa all’Olimpico, aspetto le parole del Papa per imparare cose nuove. Per esempio lui mi ha insegnato l’importanza delle parole “permesso, grazie, scusa”. Ma soprattutto spero che da questo evento e dalla testimonianza di tanti bambini, gli adulti comprendano che devono collaborare per cambiare il mondo. Se si mettono l’uno contro l’altro e si fanno la guerra non cambierà mai nulla». Anche il padre Aldo osserva come «quello che sembra impossibile è realizzabile. Ci vuole amore, coraggio, un pizzico di follia e incoscienza».
Anticipando qualche dettaglio della due giorni, Cagnoli ricorda che la festa di sabato all’Olimpico sarà presentata da Carlo Conti. In attesa dell’arrivo di Papa Francesco, interverranno, tra gli altri, Renato Zero, Albano, l’astronauta Luca Parmitano in collegamento da Houston e l’ingegnere Andrea Ceccolini che ha fondato una start-up con l’obiettivo di ripristinare le calotte polari. «Domenica – annuncia Cagnoli -, al termine della Messa presieduta dal Papa in piazza San Pietro, ci sarà un monologo di Roberto Benigni».
Roberta Pumpo
Roma Sette, 12 maggio 2024
(Nella foto, Aldo Cagnoli e il figlio Samuele)