Da quasi due anni a Catania opera il Centro formativo per bambini “Rosario Livatino – Cultura e Legalità”, finanziato con il contributo dell’8xmille. Un segno ulteriore di presenza della Chiesa in un territorio ad alta dispersione scolastica, quello del quartiere San Giorgio-Fossa Creta. La Caritas diocesana, la parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio e l’Istituto comprensivo statale “San Giorgio” operano ogni giorno d’intesa nei locali concessi dal Comune per prendersi cura degli studenti della scuola primaria con fragilità economiche, beneficiando del supporto pomeridiano di docenti per il sostegno allo studio, di universitari tirocinanti e di educatori della parrocchia.
«Ci prendiamo cura gratuitamente di questi bambini nello stile dell’oratorio – dice il parroco don Fabio Vassallo – offrendo anche sport, gioco e attività laboratoriali di teatro, musica, cucina, arte. Segnalati dalla scuola per le diverse problematiche, li accompagniamo con competenza e con familiarità; essi aprono il loro cuore, si sentono voluti bene e a casa. Certo, finita la scuola primaria, saranno altri a prendere il loro posto, ma noi cerchiamo comunque di seguirli, sebbene sarebbe bello avere un progetto di continuità per coloro che arrivano alla secondaria di I grado, al fine di non perdere i risultati ottenuti».
È importante la risposta delle loro famiglie che vengono coinvolte particolarmente in estate quando tutti partecipano al Grest, come quest’ultimo con a tema il “Re Leone” e tanti valori trasmessi, soprattutto il rispetto reciproco, delle regole, del creato, del bene comune. «In due anni sono passati tanti bambini – testimonia Filippa, una delle responsabili -, a ognuno abbiamo provato a insegnare un metodo di studio per portare avanti gli obiettivi scolastici in autonomia. Il loro entusiasmo ci regala il desiderio di non mol-lare, di continuare ad aprire le porte del Centro ad altri bambini, perché è un porto sicuro».
Un’esperienza che sta diventando un modello tanto che c’è l’ipotesi di un’altra realtà simile nella diocesi e i volontari sono pronti a condividere il vissuto come Cristina, l’altra responsabile: «Consiglio a tutti di dedicare un po’ di tempo a chi ha bisogno, ci arricchisce e dà gioia! Io mi relaziono con i bambini come con i miei figli nel fare i compiti; non sempre è facile per le situazioni familiari complicate, ma insieme si supera tutto».
Marco Pappalardo
Avvenire, 6 settembre 2024