UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fuci: Il Signore abita ancora la città

Dal 31 luglio al 6 agosto 2022 si tiene a Camaldoli la Settimana teologica della Federazione universitaria cattolica italiana, con Sanna e Bressan
14 Luglio 2022

«Dio vive ancora nella città e la Chiesa vive nella città», scriveva l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio due anni prima di diventare Papa. Il Signore la abita nonostante sia l’espressione dei drammi di oggi, della padronanza dell’uomo sulla vita, della cultura dell’indifferenza e dello scarto. Una città in cui, però, sembra non ci sia più spazio per il sacro o per i cammini di fede. Eppure Dio non lascia mai la Babele umana che va riscoperta come «luogo teologico in cui incontrare il Padre oltre le mura delle nostre chiese, nei contesti e nelle relazioni della nostra quotidianità», spiega la presidenza della Fuci.

Alla città in cui Dio e uomo “dialogano” , la Federazione universitaria cattolica italiana dedica la tradizionale Settimana teologica che si apre domenica e che porterà nel monastero benedettino di Camaldoli, nella diocesi di Arezzo-Cortona- Sansepolcro, cento studenti da tutta la Penisola. Un appuntamento sull’Appennino tosco-romagnolo ideato da Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, quando della Fuci era assistente nazionale.

A ispirare le giornate di riflessione dell’edizione 2022 sarà un versetto del libro dell’Apocalisse: “Vidi la città… scendere dal cielo”. E poi il sottotitolo: “Teologia e pastorale nell’epoca della secolarità: come parlare di Dio oggi”. «Partiremo dal contesto in cui possiamo incontrare il Signore per arrivare al testo, cioè al cuore del messaggio evangelico, come strumento per rileggere la realtà che abitiamo alla luce della Parola – sottolineano gli universitari cattolici –. La fede non è infatti un’esperienza disincarnata, ma un impegno attivo. Richiede lo sforzo dell’intelligenza e del cuore per interpretare i segni dei tempi e rispondere alle sfide di senso della realtà che abbiamo intorno e ci richiama alla responsabilità di tradurre sempre il pensiero in azione di vita».

Due i relatori che guideranno i ragazzi fino a sabato 6 agosto quando si concluderà la Settimana. Le prime giornate saranno accompagnate dagli spunti dell’arcivescovo emerito di Oristano, Ignazio Sanna, presidente della Pontificia Accademia di teologia, che aiuterà i giovani a cercare l’Assoluto negli ambiti quotidiani anche sulla scia del magistero di papa Francesco. Poi sarà monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura e l’azione sociale dell’arcidiocesi di Milano, a indicare le urgenze comunitarie che «chiedono un impegno pastorale rinnovato e ci spronano a essere Chiesa immersa nella società e capace di stare nelle sue ferite offrendo quella direzione di senso che alimenta la speranza, fondamento del nostro impegno missionario», afferma la presidenza della Fuci.

L’evento di Camaldoli torna al suo ritmo usuale dopo l’emergenza Covid. «Nonostante le difficoltà di questi due anni legate alla pandemia – aggiunge la presidenza – tanti fucini e fucine parteciperanno all’appuntamento che è sempre molto atteso. Il desiderio di coltivare legami di amicizia fraterna, di condividere l’esperienza della formazione e della fatica del pensare insieme è la risposta più bella che come giovani possiamo dare a un mondo che sembra sempre più parcellizzato e diviso». Le giornate saranno scandite dai momenti assembleari, dai gruppi di lavori ma anche dai tempi della comunità monastica camaldolese fondata mille anni fa da san Romualdo.

«Ringraziamo i monaci per accoglierci ogni anno nella loro casa e nella loro preghiera, confermando il legame con la Fuci iniziato con Montini», chiarisce la presidenza della Federazione. E conclude: «Saranno sette giorni di formazione spirituale e culturale in cui il fattore intellettuale andrà di pari passo con la comunione spirituale».

Giacomo Gambassi

Avvenire, 29 luglio 2022

In allegato la locandina dell’iniziativa