UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Francesca: «È il momento di amare di più»

Da Catania a Roma per gli studi universitari. L’ansia di questi mesi semina dubbi, il volontariato può aiutare a trovare risposte
5 Novembre 2020

«È difficile parlare di questo periodo in cui sembra che i sogni e le ambizioni si stiano sgretolando, tuttavia penso che dobbiamo viverlo diversamente, poiché abbiamo la possibilità di amare un po’ di più e poterlo dimostrare, ma anche di stare un po’ da soli con noi stessi per ritrovarci. Molti amici non la pensano come me, sono spaventati da ciò che siamo costretti ad affrontare».

Sono le parole di Francesca Ferraù, ventenne di Catania, che studia con passione Scienze dell’Educazione a Roma, trovandosi a contatto con coetanei che vivono le ansie di questi mesi. «Cerco ogni giorno di andare avanti consapevole che, facendo il mio dovere di figlia, amica e studentessa, qualcosa può migliorare. Una discussione, pur a distanza, diventa un’occasione per incoraggiare gli altri a non rinunciare alla propria vita».

Francesca è una sognatrice con i piedi per terra che, grazie al suo percorso di fede, ha nel cuore la speranza che possa accadere qualcosa di nuovo di cui essere protagonista per aiutare gli adulti a guardare questo tempo difficile diversamente: «Da un paio di anni ho iniziato un’esperienza di volontariato, la sera con altri della mia età; portiamo la spesa e un po’ di felicità ad alcune famiglie bisognose e poi nelle strade a chi non ha un tetto. Ora penso che sia assurdo lamentarci della nostra vita pure in questa fase, quando a queste persone basta qualcuno disposto ad ascoltarle».

Quest’anno si è trasferita nella capitale e ha scommesso sulla sua vita: «Sono dove voglio essere e con chi voglio essere, perché so che, quando tornerò nella mia città, il mio modo di vedere le cose sarà diverso grazie anche a quello che stiamo affrontando».

Marco Pappalardo

Avvenire, 4 novembre 2020