UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Fism, «Cultura dell’infanzia» contributo al sistema 0-6

Il ruolo dell’organismo associativo nel dibattito istituzionale
3 Agosto 2021

La predisposizione della bozza del Documento base «Linee pedagogiche per il Sistema integrato 'zerosei'» da parte della Commissione istituita dal Ministero dell’Istruzione indica una rinnovata attenzione politica, sociale e culturale nei confronti di questa fascia di età. 'Rinnovata' perché tale Documento - sottoposto a una consultazione pubblica appena conclusa - risponde al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 6 che già aveva previsto di affidare alla suddetta Commissione il compito di elaborarlo. Dentro a questo dibattito politico e culturale la Fism si è collocata nel 2017 e si ricolloca ora - con un contributo di valutazione del Documento ministeriale - con competenza ed esperienza.

Storicamente, infatti, le scuole associate sono istituzioni della comunità, a servizio della comunità; vicine e attente, dunque, ai bisogni educativi dei bambini e delle famiglie. In questa prospettiva la tradizione più che ventennale che ha visto via via il costituire, da parte delle nostre scuole, di Servizi per la prima infanzia - asili nido, nidi integrati, sezioni primavera... -, spesso contigui agli edifici scolastici, ha permesso di co-costruire e attualizzare nel tempo un curricolo verticale 0-6, con specifiche metodologie educativo-didattiche e organizzative, che garantisce la continuità educativa tra i due segmenti istituzionali. Il contributo della Fism in ordine al Documento base ha potuto attingere a questa ricca esperienza attraverso un processo di costruzione partecipata - come da stile consolidato in tutte le azioni promosse dal Settore pedagogico nazionale -, con uno sguardo che è partito dal basso, attraverso l’ascolto dei territori, delle reti di coordinamento e delle Commissioni pedagogiche regionali e provinciali.

Un processo che ha portato alla formalizzazione di riflessioni, indicazioni, richieste e che ha permesso di acquisire una mappa articolata di valutazioni situate che è stata utilizzata dallo stesso Settore per arricchire il contributo. Un contributo unitario, dunque, che rappresenta una sintesi trasversale anche dei diversi apporti territoriali. Abbiamo ritenuto fondamentale, infatti, far pervenire alla suddetta Commissione una posizione univoca del Sistema Fism che ne rappresentasse il pensiero, gli assunti di fondo, le scelte progettuali e di indirizzo sul piano politico, istituzionale, pedagogico-educativo, gestionale e organizzativo. Una posizione che abbiamo potuto esprimere e sostenere proprio perché sul tema dello 0-6 le scuole associate hanno progettualità, riferimenti scientifici, culturali, sociali, educativi. Hanno una precisa visione antropologica. Hanno una storia che le rappresenta e che crea Sistema.

E tutto questo è cultura dell’infanzia, è cultura dell’educazione. È cultura del sistema integrato 0-6, anche. Una cultura che ha fatto da cornice per la messa a punto del contributo Fism e che ha orientato l’individuazione nel Documento di alcuni snodi per noi cruciali, rispetto ai quali abbiamo suggerito precisazioni, integrazioni, modifiche. Cito, tra gli altri: la corresponsabilità educativa scuola-famiglia; l’approccio educativo inclusivo; il coordinamento pedagogico; la governance del Sistema integrato 0-6. Una sottolineatura particolare è stata fatta, anche in questa sede - come da tempo la Fism sta facendo in tutti i modi e in tutte le sedi deputate -, alla necessità che il governo riconosca il valore e la qualità dell’offerta educativa e formativa delle scuole paritarie no profit, che erogano un servizio pubblico, anche sul piano di un adeguato sostegno economico. Condizione imprescindibile per garantire sussistenza e futuro a queste scuole.

Abbiamo parlato non a caso di cultura - dell’infanzia, dell’educazione, di una visione integrata dello 06 -; perché 'questa' cultura è cresciuta dentro il Sistema e ci permette, oggi, di esibire una consistenza rilevante, i cui numeri ci contraddistinguono e ci identificano a livello nazionale. Alla Fism, l’organismo associativo e rappresentativo delle scuole dell’infanzia paritarie no profit di ispirazione cristiana, fanno riferimento 9mila realtà che svolgono il loro servizio educativo in oltre la metà dei Comuni italiani, di cui: 6.700 scuole che scolarizzano il 35% dei bambini dai 3 ai 6 anni, senza fini di lucro e paritarie ai sensi della legge 62/2000; 1.200 'sezioni primavera' per bambini in età 2/3 anni; 1.100 'servizi educativi per la prima infanzia (asili nido, nidi integrati, etc.)' - in aumento per bambini in età 0/3 anni, per un totale complessivo di oltre 450mila bambine e bambini. Il personale docente e non docente assomma a 40mila unità.

Lucia Stoppini

Vicepresidente e responsabile Settore pedagogico nazionale Fism

Avvenire, 3 agosto 2021