«La situazione è difficile, ma non intendiamo piangerci addosso». La presidente nazionale della Fidae, la federazione che riunisce le scuole cattoliche e paritarie dalla primaria alle superiori, Virginia Kaladich, commenta in questo modo i dati sul progressivo, quanto per ora inarrestabile, calo degli istituti paritari nel nostro Paese.
«Ovviamente anche le nostre scuole risentono del calo demografico complessivo – sottolinea la presidente nazionale –, a cui si aggiungono le difficoltà economiche crescenti che le famiglie devono affrontare, tanto che pagare le rette delle nostre scuole diventa difficile da sostenere». E proprio da quest’ultima constatazione la presidente della Fidae parte per ribadire che «tutto questo ancora una volta evidenzia come nel nostro Paese la vera parità scolastica è ancora lontana». Infatti nonostante dal 2000 il Parlamento abbia approvato la legge 62 (nota proprio con il nome di legge sulla parità scolastica), ancora oggi «ai genitori non è garantito il diritto costituzionale della libertà di scelta in campo educativo per i propri figli» rincara la presidente della Fidae. Insomma la chiusura delle scuole paritarie è anche responsabilità «dell’assenza di passi concreti e reali verso questo traguardo». I contributi previsti dallo Stato e la minima detrazione fiscale delle spese sostenute da parte delle famiglie, non hanno cambiato la criticità economica di molti istituti. «E dunque la chiusura in diversi casi è la dolorosa conseguenza» commenta la presidente Kaladich.
Ma come detto la Federazione che riunisce le scuole cattoliche paritarie non ha «alcuna intenzione di fermarsi a questo dato e piangersi addosso. Al contrario vogliamo guardare al futuro per continuare a essere una presenza significativa e preziosa per l’intero sistema scolastico nazionale ». Nasce proprio da questa convinzione l’appuntamento che il prossimo 14 ottobre vedrà gli istituti paritari riuniti in un appuntamento nazionale a Verona proprio per discutere su come «esserci per educare», come recita il titolo del convegno. «Sarà l’occasione per una riflessione generale in cui coinvolgere lo Stato, la Chiesa e l’Europa, perché ci dobbiamo muovere anche in quest’ultimo contesto. Del resto nel Vecchio Continente – sottolinea Virginia Kaladich – solo nel nostro Paese e in Grecia i genitori non vedono garantito il diritto di scelta in campo educativo. In Italia questo diritto sancito sulla carta diventa, come dimostrano i dati, difficile da praticare perché richiede un esborso economico che le famiglie non sempre riescono ad affrontare». Dunque anche il contesto europeo deve diventare un «orizzonte con il quale confrontarci». Il lavoro in preparazione all’evento di Verona è in corso e ci saranno tappe di avvicinamento per giungere al maggior coinvolgimento possibile. «È una tappa importante – ribadisce la presidente nazionale della Fidae – per costruire un percorso rivolto al futuro, coinvolgendo tutte le realtà che hanno responsabilità o che mettono il proprio impegno nella realizzazione di realtà educative». Ecco la risposta che la Fidae vuole dare a dati poco confortanti. «Non chiudiamo gli occhi – conclude la presidente –, ma lo sguardo deve restare rivolto al futuro».
Enrico Lenzi
Avvenire, 12 settembre 2017
Leggi l’articolo di Paolo Ferrario (Avvenire, 12 settembre 2017):
Partenza con crisi: in due anni chiusi 415 istituti paritari
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/parte-la-scuola-tra-promesse-e-vaccini
Leggi anche l’articolo dell’Agenzia Sir:
Scuola paritaria: Fidae e Fism, “alla convention di Verona per testimoniare la presenza e il nostro impegno”