Disponibilità, attenzione, dialogo, per creare spazi di apprendimento e non solo gelide aule. Lo specchio della modernità è l’immagine dello schermo davanti al quale spesso i ragazzi restano soli, compito della scuola perciò è essere «luogo di interazione e acquisizione di competenze, luogo che appassiona, in cui gli adulti sono stimolanti, un esempio credibile». Si guarda alle grandi sfide dell’agenda 2030, nel congresso nazionale della Fidae (Federazione delle scuole cattoliche primarie e secondarie) dedicato alle identità e linguaggi degli alunni del XXI secolo in corso fino ad oggi a Roma, che ha avuto il patrocinio dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei e ha visto la partecipazione anche del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Le attuali sfide educative, infatti, chiamano in causa i ragazzi anche per insegnare loro nuovi stili di vita e la cura della casa comune, come pure i docenti che debbono diventare «compagni di viaggio sapienti e sappiano ascoltare ».
La realtà di oggi, infatti, spiega la presidente Fidae Virginia Kaladich, è racchiusa nell’immagine dei giovani che hanno davanti uno specchio (da qui il titolo del convegno: Specchio, specchio delle mie brame),spesso lo schermo di uno smarthphone, «in cui cercano la loro identità. Nostro compito è capire come accompagnarli, dialogare con loro senza demonizzare o enfatizzare la tecnologia». Come scuola si è chiamati a «trovare il tempo per esserci, a sviluppare obiettivi di sostenibilità come ci chiede l’Agenda 2030». Un esempio è il progetto sposato dalla Federazione, Io posso, finalizzato a far capire ai ragazzi come contribuire alla casa comune; «questa è sfida per scuola tutta – ripete la presidente – non solo paritaria». Davanti al ministro, infatti, Kaladich ieri ha sottolineato che «le scuole cattoliche vogliono essere parte viva e integrante del sistema scolastico, ma finora non abbiamo vissuto una piena parità, abbiamo vissuto bensì un senso di umiliazione», «una parità incompleta».
Nel primo giorno di lavori, sotto la moderazione del direttore dell’Ufficio Cei per l’Educazione Ernesto Diaco, il segretario generale Officina internazionale dell’educazione cattolica Philippe Richard ha spronato i 200 insegnati e dirigenti provenienti da tutta Italia: «In qualunque società in cui viviamo, la scuola deve offrire significato e speranza». Ecco perché l’istruzione 2030 ha insita in sé «l’idea di vitalità che richiede la migliore qualità». Poco dopo il pedagogista Johnny Dotti aveva chiesto alle scuole cattoliche di fare alcune proposte anche rivoluzionarie – racconta Paola Ottolini, coordinatrice didattico-scientifica del congresso – come «fare in modo che i ragazzi possano venire a scuola a piedi oppure imparare a riscoprire la bellezza di tempi vuoti». Comunque il sogno della scuola cattolica resta quello, prosegue, «di diventare significativa per i ragazzi in un’ottica di far crescere le nuove generazioni in un mondo migliore e di aiutarli nelle sfide che si presenteranno, dare argomenti di speranza anche in una situazione sociale che sta degenerando».
Alessia Guerrieri
Avvenire, 30 novembre 2018
Sarà ancora Virginia Kaladich a guidare per il prossimo triennio 2018/2021 la Fidae (Federazione istituti di attività educative). La conferma è arrivata a conclusione del Congresso nazionale Fidae “Specchio, specchio delle mie brame… Identità e linguaggi degli alunni del XXI secolo” tenutosi dal 28 al 30 novembre a Roma con il patrocinio dell’Unesu (Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei), che ha visto la partecipazione di oltre 200 insegnanti, dirigenti, coordinatori di scuole paritarie cattoliche ogni ordine e grado provenienti da tutte le regioni d’Italia in rappresentanza degli istituti scolastici soci di Fidae. A chiusura dell’appuntamento il rinnovo delle cariche istituzionali e la riconferma della Kaladich quale presidente nazionale. Alla giunta della Federazione sono stati eletti don Andrea Andretto, Pietro Cattaneo, padre Vitangelo Denora, suor Mariella D’Ippolito; la carica di tesoriere sarà ricoperta da Andrea Forzoni, quella di segretario da Francis Contessotto e i due vice presidenti saranno suor Clara Biella e padre Sebastiano De Boni.
Sir, 3 dicembre 2018