Essere a Scuola è la testata della nuova rivista didattica – 96 pagine a periodicità mensile – pubblicata da Morcelliana e diretta da Pier Cesare Rivoltella. La rivista nasce per offrire agli insegnanti del primo ciclo di istruzione un’opportunità di crescita professionale. La sfida – affermano infatti i promotori – “è quella di fornire alla scuola uno strumento di aggiornamento professionale comune per tutto il primo ciclo di istruzione. Sostenendo, innanzitutto, la logica della verticalizzazione e del dialogo costante fra i tre segmenti: infanzia, primaria e secondaria”.
Fin dal titolo, la rivista fa riferimento all’“esserci” dell’insegnante, cioè alla sua capacità di tenere aperta e viva la relazione con lo studente, ma ripropone pure l’acronimo EAS, ovvero quegli Episodi di Apprendimento Situato cui la rivista rimanderà ogni numero nella repository online a corredo della rivista cartacea e digitale.
Tema del Numero Zero (scaricabile gratuitamente qui) e argomento che la nuova testata – diffusa in abbonamento – seguirà con attenzione costante è quello della cittadinanza digitale: tema dibattuto e raramente declinato nel curricolo. Difficile del resto non tenerne conto essendo ormai le vite dei docenti – come quelle degli studenti – segnate dalla presenza sui social, dalle mail, dagli SMS, dai messaggi WhatsApp, dai blog, da Facebook, ecc.
Afferma il direttore Pier Cesare Rivoltella, ordinario di didattica e tecnologie dell’Istruzione e dell’apprendimento presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha fondato e dirige il Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia: “La convinzione che mi guida è che non ci siano i teorici e i pratici… e che allo stesso tempo non ci sia una pratica senza nessuna teoria che invece risiede nelle scuole. Quindi, l’idea che teoria e pratica siano in circolo sia nell’università che nella scuola, mi porta a pensare che il modello più virtuoso di ricerca didattica sia quello costruito su un’alleanza tra la scuola e l’università. I protagonisti saranno i genitori e saranno gli studenti, e lo saranno anche tutti gli operatori delle agenzie educative presenti nel territorio”.