UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Emergenza piccoli profughi, in Lombardia pronte 800 paritarie

Tantissime le adesioni arrivate dopo la richiesta della Fism di accogliere i bambini nelle loro aule
24 Marzo 2022

L’emergenza profughi è solo all’inizio, ma le scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana nella diocesi si stanno mobilitando per i bambini ucraini. Anche perché gli arrivi stanno aumentando, come ha confermato ieri sera il console generale d’Ucraina a Milano, Andrii Kartysh: «sono davvero tanti, almeno 40% di quelli che arrivano. I minorenni che riceviamo qui sul territorio del consolato sono sia con i genitori che senza. E accogliamo anche bambini dagli orfanotrofi ucraini – ha aggiunto – al momento abbiamo trovato una sistemazione per 200 di loro». E poi ci sono i bambini malati che si trovano in ospedale: in Lombardia ce ne sono 13 nell’ospedale di Pavia.

Intanto la Fism della Lombardia - che raggruppa le scuole dell’infanzia paritarie non profit di ispirazione cristiana, gestite da parrocchie, congregazioni religiose, fondazioni e associazioni - fa sapere che nel territorio della diocesi di Milano sono già disponibili 353 strutture pronte ad accogliere 1.686 piccoli profughi. Per quanto riguarda le province di Milano e Monza-Brianza, gli istituti coinvolti sono 174, per 878 bimbi; seguono Varese con 91 scuole per 411 posti, e Lecco con 46 per 211 posti. Della diocesi di Milano fanno parte anche alcuni Comuni in provincia di Como (38 materne per 143 rifugiati), Bergamo (3 per 39) e Pavia (una scuola e quattro posti). I bambini arriveranno, prevalentemente, da parrocchie che stanno seguendo e famiglie che seguiranno il percorso di accoglienza proposto dalla Caritas Ambrosiana: un primo passo verso l’integrazione e un ritorno alla normalità tra giochi e nuove amicizie con i coetanei.

«Non appena hanno cominciato ad arrivare in Italia i primi rifugiati dall’Ucraina – spiega don Fabio Landi, responsabile del servizio per la Pastorale scolastica della diocesi di Milano – la Fism ha prontamente chiesto a tutti gli aderenti la disponibilità ad accogliere bambini nelle proprie aule. La richiesta, avanzata in accordo con il servizio di Pastorale scolastica della diocesi e diffusa nelle diverse province, ha trovato una risposta larga e immediata. La sinergia con Caritas Ambrosiana, che sta coordinando l’ospitalità, consentirà di indirizzare i bambini nelle scuole più vicine». «Siamo grati alle oltre 800 scuole lombarde (3.700 posti già a disposizione) che hanno aderito all’invito – ha aggiunto Giampiero Redaelli, presidente nazionale della Fism – affinché i servizi educativi attivi capillarmente su tutto il territorio regionale possano diventare oasi di serenità e di pace per i bimbi ucraini e i loro genitori».

Allo stato attuale, i vari istituti che hanno risposto all’appello ancora non sanno quando arriveranno i bambini. La lingua non costituirà un ostacolo per suor Angiolina Padovani dell’istituto 'Maria Mater Mea' (zona Cimiano). «Abbiamo docenti di inglese, un mediatore culturale e alcuni genitori russi e ucraini. Ma soprattutto le famiglie sono state contente della nostra adesione: avevano già organizzato una raccolta fondi». L’istituto scuola d’infanzia, primaria e secondaria - ha 150 bambini dai 3 ai 13 anni, e ha dato la disponibilità ad accogliere 15 bambini; stesso numero anche per l’istituto 'Santa Gemma' in Bovisa, «poi se saranno sedici o venti, non importa – spiega Chiara Fumagalli, referente per la didattica –. Non sappiamo neanche quali età avranno. Non abbiamo un mediatore linguistico, ma ci attrezzeremo: dopotutto abbiamo un’utenza multietnica, su 500 bambini e ragazzi ce ne sono tanti di origine straniera, soprattutto cinese o sudamericana. Ma l’importante sarà farli sentire accolti».

Andrea D’Agostino

Avvenire, 24 marzo 2022