“Il senso più vero e profondo dell’educare può essere formulato con parole diverse. In questa riflessione mi pare possibile e utile considerarlo e descriverlo come una particolare forma di custodia”. Così don Aldo Basso, collaboratore dell’Ufficio per la pastorale dell’educazione e della scuola della diocesi di Mantova.
Si tratta di una riflessione proposta agli insegnanti delle scuole dell’infanzia della FISM della Lombardia.
L’impegno educativo dell’insegnante – afferma don Basso – può “caratterizzarsi e definirsi come un esercizio concreto di quell’atteggiamento di custodia che Dio chiede ad ognuno di noi. Alle insegnanti i genitori affidano, con comprensibile trepidazione, il proprio figlio e da esse si aspettano anzitutto che egli venga accolto e custodito”, accompagnandolo in un cammino di crescita integrale.
Don Basso prosegue elencando alcuni presupposti necessari dell’esercizio della custodia e conclude con un riferimento alla figura di S. Giuseppe, “che il vangelo ci presenta come il ‘custode di Maria e Gesù’. Può essere senza dubbio utile guardare a lui come a modello straordinario di custode”.
In allegato la riflessione di don Aldo Basso.