UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Educare, voce del verbo custodire

Una riflessione di don Aldo Basso alle scuole della FISM della Lombardia sulla figura dell’insegnante come custode
21 Aprile 2021

“Il senso più vero e profondo dell’educare può essere formulato con parole diverse. In questa riflessione mi pare possibile e utile considerarlo e descriverlo come una particolare forma di custodia”. Così don Aldo Basso, collaboratore dell’Ufficio per la pastorale dell’educazione e della scuola della diocesi di Mantova.

Si tratta di una riflessione proposta agli insegnanti delle scuole dell’infanzia della FISM della Lombardia.

L’impegno educativo dell’insegnante – afferma don Basso – può “caratterizzarsi e definirsi come un esercizio concreto di quell’atteggiamento di custodia che Dio chiede ad ognuno di noi. Alle insegnanti i genitori affidano, con comprensibile trepidazione, il proprio figlio e da esse si aspettano anzitutto che egli venga accolto e custodito”, accompagnandolo in un cammino di crescita integrale.

Don Basso prosegue elencando alcuni presupposti necessari dell’esercizio della custodia e conclude con un riferimento alla figura di S. Giuseppe, “che il vangelo ci presenta come il ‘custode di Maria e Gesù’. Può essere senza dubbio utile guardare a lui come a modello straordinario di custode”.

In allegato la riflessione di don Aldo Basso.