UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Educ.Arte.Nativo, un doposcuola speciale nel cuore di Acerra

Il progetto promosso dalla Diocesi campana, con il contributo dell’8xmille, si prende cura di ragazzi a rischio
15 Luglio 2022

Il contrasto alla povertà educativa ad Acerra passa da un doposcuola speciale nel cuore della città. Educ.Arte.Nativo, nel centro storico, è una delle otto opere al centro della nuova campagna di comunicazione 8xmille alla Chiesa cattolica lanciata dalla Conferenza episcopale italiana. Il progetto è stato scelto tra gli oltre 8mila che ogni anno si concretizzano in Italia e nei Paesi più poveri del mondo. È uno spazio di aggregazione che sorge tra i palazzi abbandonati a due passi da piazza Duomo. Dal 2015 la struttura ospita un oratorio, un centro sportivo ed un doposcuola. Un presidio di legalità fortemente voluto dal vescovo Antonio Di Donna e realizzato dall’Ufficio diocesano dello sport in collaborazione con il Centro diurno della Caritas per i minori a rischio e gli oratori.

Fiore all’occhiello della Chiesa Acerrana, il complesso è un’opera segno che accoglie i ragazzi del doposcuola “Ti vengo a cercare” per minori con storie familiari di notevole disagio. Infatti «è proprio in strada che i nostri volontari intercettano i minori in difficoltà», spesso «facile preda della criminalità organizzata che ad Acerra opera proprio nel cuore della città, nel nostro quartiere» spiega Vincenzo Castaldo, direttore della Caritas diocesana e precisa: «L’obiettivo prioritario è di strapparli ad un destino segnato e offrire loro una prospettiva di futuro. Grazie al contributo dell’8xmille, intervenuto con 280mila euro triennali, abbiamo potuto ristrutturare lo spazio posto alle spalle della Cattedrale trasformandolo in un centro multidisciplinare: dall’uscita da scuola all’ora di cena combattiamo lo svantaggio sociale e grazie ad una squadra di 90 volontari possiamo garantire l’animazione-educazione di bambini e ragazzi, la didattica a distanza, le attività sportive».

Sono 70 infatti, tra 6 e 13 anni, i bambini seguiti dalla Caritas nel Centro diurno per minori a rischio a cui ogni giorno la struttura apre le porte con doposcuola e attività laboratoriali di informatica, cinema e teatro. Ma arrivano anche i bambini degli oratori ed i ragazzi più grandi, che si dividono tra basket, calcio e pallavolo nei nuovi campi inaugurati lo scorso ottobre alla presenza dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. A fare la differenza è l’impegno quotidiano e totalmente gratuito dei volontari e di operatori formati su devianza e disagio familiare quali educatori, psicologi e animatori.

Perché chi firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica «è protagonista di un cambiamento, offre sostegno a chi è in difficoltà ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno» spiega Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio promozione. Insomma, «non è mai solo una firma. È di più, molto di più».

Antonio Pintauro

Avvenire, 15 luglio 2022