Sognare il proprio futuro e allo stesso tempo avere la possibilità concreta di realizzarlo. Ci riusciranno tre studenti ormai prossimi alla maturità che hanno vinto il concorso “Un anno per il tuo futuro”, rivolto agli studenti del quinto anno degli istituti tecnici e professionali locali di Latina. Il concorso, giunto alla sua sesta edizione, è stato organizzato dalla diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, e con il contributo della BCC – Roma e della Cooperativa sociale Astrolabio di Latina. In palio due borse di studio da 5mila euro ciascuna, da utilizzare per iscriversi a corsi universitari a scelta degli studenti, e un buono da 2mila euro per l’acquisto di corsi, mezzi e strumenti, inerenti all’ambito lavorativo che il vincitore sceglierà dopo gli esami di maturità.
A premiare i vincitori lo stesso vescovo di Latina, Mariano Crociata, nel corso di una cerimonia tenutasi qualche giorno fa presso la curia diocesana di Latina, cui hanno partecipato tutti gli studenti del corso, i loro dirigenti scolastici e docenti che li hanno seguiti nel percorso. La prima borsa di studio è andata a Silvia Lazzari, dell’Istituto “Vittorio Veneto-Salvemini” (Latina), la quale ha presentato il suo lavoro su «Arte al servizio dell’uomo nell’economia civile», attraverso anche la realizzazione di un fumetto interamente disegnato a mano. La seconda borsa di studio è stata guadagnata da Riccardo Di Marco, dell’Istituto di Istruzione Superiore “San Benedetto-Einaudi-Mattei” (Latina), grazie al video da lui realizzato su «La professione dell’odontotecnico ieri e oggi». Il terzo premio, il buono, è stato assegnato ad Arianna Ninfa Nanioti, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Marconi” (Latina),
per la sua video animazione con disegni realizzati a mano sul tema «Cos’è il bene comune?». A questa edizione hanno partecipato circa trenta studenti, che hanno seguito almeno sui principi e temi della Dottrina sociale della Chiesa e di come questa si lega al mondo del lavoro. Al termine della formazione gli studenti hanno presentato un elaborato e sostenuto un colloquio davanti a una commissione presieduta da Pina Caruso, presidente della Cooperativa sociale Astrolabio di Latina. Particolarmente soddisfatto il vescovo Crociata: «Questa è un’iniziativa che si conferma davvero proficua e che trova risonanza nei ragazzi e sensibilità nelle istituzioni, soprattutto nella scuola. L’intento originario rimane attuale, è quello di aiutare ragazzi, magari con minori prospettive o possibilità di inserirsi in un percorso formativo che giunge all’università o un percorso lavorativo che aiuta a inserirsi nel mondo del lavoro. C’è però una finalità che vale per tutti, cioè offrire intanto una conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa, di principi che poi sono identici a quelli che ritroviamo nella nostra Costituzione o anche nei Trattati dell’Unione europea. Poi, insieme a questo c’è l’intento di dire la nostra fiducia nei ragazzi e quindi nell’aiutarli a riscoprire la fiducia in sé stessi, nelle proprie potenzialità e a investire nello studio, nell’impegno a crescere bene per realizzare qualcosa di buono, di sé stessi, della propria vita e dare un contributo importante che può essere importante alla società tutta. Siamo fiduciosi che questo impegno e questo sforzo porterà i suoi frutti». La premiazione è stata guidata da Pietro Gava, della Caritas diocesana di Latina, coordinatore del progetto.
Remigio Russo
Avvenire, 19 giugno 2025