UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Disuguaglianze e fragilità nel sistema educativo

Card. Zuppi: in Italia un “inverno educativo” alimentato da sfiducia e dispersione. Un dossier per conoscere e allargare la riflessione
23 Marzo 2023

Oltre all’inverno demografico e a quello sociale, caratterizzato da alti livelli di povertà assoluta, rischi di esclusione e divari territoriali, esiste nel nostro Paese anche un “inverno educativo”, strettamente legato ad essi e alimentato da scarsa fiducia nei confronti della cultura e dal fenomeno preoccupante della dispersione scolastica.

A richiamare l’attenzione sulla fragilità del comparto educativo – e scolastico in particolare – è stato di recente il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI. È sua la metafora della stagione più rigida applicata a diversi ambiti della vita nazionale, incluso quello delle comunità ecclesiali. Per quanto riguarda l’educazione – concludeva l’arcivescovo di Bologna – “appare decisivo sostenere tutti i docenti, in un servizio che è incomparabile al futuro del paese e ai nostri ragazzi”.

Fa parte di questa opera di sostegno leggere la realtà e allargare la discussione, convinti che la scuola e l’educazione in generale appartengono al “bene comune” di un Paese e quindi necessitino di una responsabilità allargata.

Come in passato, con il dossier del marzo 2021 su “Ricomporre la frattura educativa”, abbiamo raccolto in poche pagine alcuni dati provenienti da indagini recenti e autorevoli come quelle dell'Istat e del Censis, di Caritas italiana e Fondazione Migrantes. Non abbiamo la pretesa di offrire una analisi esaustiva, ma alcuni spunti su cui provocare approfondimenti e avviare dialoghi, nelle nostre comunità e non soltanto.

Nel 2023, tra l’altro, cade il centenario della nascita di don Lorenzo Milani, che si è speso perché a tutti fossero garantiti il diritto all’educazione e l’opportunità di mettere a frutto i propri talenti. Ricordiamo le sue parole: “Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.

Non vorremmo però che le cifre relative a difficoltà e ritardi offuscassero l’impegno e i traguardi di tanti, bambini e adulti, studenti e insegnanti, che non si scoraggiano davanti alle difficoltà e ogni giorno fanno il loro dovere. La scuola è anche una grande riserva di speranza e di cambiamento. Non ci sono verdetti già scritti e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Bisogna saperle scovare.

Per questo abbiamo inserito, a conclusione del dossier, i risultati di un’indagine condotta fra gli insegnanti di religione della Toscana inerente gli effetti della pandemia sui progetti di vita dei ragazzi. Dalle interviste emerge che non vi sono solo rinunce e privazioni, ma anche scelte coraggiose, capaci di orientare il proprio futuro secondo i bisogni e gli appelli emergenti. È così che prendono forma le vocazioni personali.

“La scuola è il laboratorio del futuro di un Paese, in cui si prepara il domani e dove vanno investite le energie migliori e le risorse necessarie”, diceva il cardinale Matteo Zuppi il 23 gennaio 2023 al Consiglio permanente della CEI. “In essi si rivela il desiderio di futuro e maggiore pressione sugli adulti perché prendano subito decisioni lungimiranti... Si tratta di raccogliere la sfida di un cambio anche culturale in atto nel nostro Paese”.

Ernesto Diaco

In allegato il Dossier “In pieno inverno”