UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Distanze e mascherine dai 6 anni in su

Guanti e occhiali per maestre d’asilo
30 Maggio 2020

Mascherine obbligatorie per tutti gli alunni dai 6 anni in su, un distanziamento fisico e tra i banchi di almeno un metro in classe e di due metri in palestra. E ancora: alla materna, potrà essere chiesto alle insegnanti di indossare, oltre alla mascherina, anche guanti e occhiali. Non sarà rilevata la temperatura all’ingresso degli istituti, ma chi avrà più di 37,5 gradi dovrà tassativamente restare a casa. Vietati gli assembramenti fuori dai cancelli e, dove possibile, ingressi separati dalle uscite. Il momento del pasto comunitario sarà preservato, anche attraverso la fornitura di pranzo al sacco agli alunni. Infine, la presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo.

Ecco le misure di sicurezza per il rientro in classe a settembre, presentate oggi dal Comitato tecnico scientifico al ministero dell’Istruzione. Distanziamento e igiene sono i «cardini del documento», spiegano dal Ministero. Le misure saranno “testate” già durante l’esame di Maturità, previsto in presenza dal 17 giugno.

Per quanto riguarda la mascherina, puntualizza una nota di viale Trastevere, «gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici, fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica, durante il pasto o le interrogazioni ». E lo stesso succederà già durante l’Esame di Stato della secondaria di secondo grado: nel corso dell’interrogazione, che durerà circa un’ora, il candidato potrà abbassare la mascherina, avendo però cura di preservare il distanziamento fisico dalla commissione.

Sulla Maturità in presenza, il presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio, Mario Rusconi, lancia nuovamente l’allarme presidenti di commissione. A venti giorni dall’esame, secondo Rusconi, «manca il 40% dei presidenti di commissione in Lombardia, il 30% nel Lazio, il 25% in Toscana e il 20% in Piemonte». Una situazione già manifestatasi gli anni scorsi, ma quest’anno diventata una vera e propria emergenza. Sul punto, però, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, tira dritto: «I commissari? Li stiamo trovando tutti».

Intanto, sempre ieri il Senato ha dato il via libera al decreto scuola, che disciplina l’esame di Terza media e di Maturità, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico in corso e l’avvio del prossimo, oltre al concorso straordinario per 32mila insegnanti di scuola media e superiore. Il testo, approvato con voto di fiducia (148 a favore e 77 contrari) ora passa alla Camera, che lo dovrà convertire definitivamente in legge entro il 7 giugno. Tra le altre misure, il decreto prevede l’abolizione dei voti numerici alle elementari, sostituiti dai giudizi descrittivi e introduce nuove tutele per gli alunni disabili. Accogliendo un emendamento proposto dal senatore Davide Faraone (Italia Viva), il Senato ha introdotto la possibilità della «reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato quest’anno». La decisione sarà presa dal preside, sulla base di «specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie». Molte delle quali lo stanno già chiedendo, ricorda Faraone. Questo, si legge in una nota del Ministero, «consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. Una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione».

Paolo Ferrario

Avvenire, 29 maggio 2020