“Desidero esprimere la mia riconoscenza a tutto il personale della scuola. Si è concluso un anno scolastico e io mi faccio voce di coloro che hanno apprezzato la competenza e dedizione degli insegnanti, del personale direttivo, amministrativo e operativo nei diversi ambiti della scuola”.
Inizia così la lettera che lo scorso 10 luglio 2018 monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha indirizzato a chi opera nelle istituzioni scolastiche. Ad essi – ha aggiunto – “affidiamo il compito di istruire, formare, educare i bambini, i ragazzi, gli adolescenti e i giovani: il futuro della nostra società e della nostra Chiesa. Pertanto avverto una particolare riconoscenza per il personale scolastico che svolge il suo lavoro con serietà e che assume la responsabilità di dedicarsi ogni giorno ai figli degli altri”.
La lettera di sofferma poi sulla responsabilità educativa degli insegnanti: “insegnare è una impresa educativa, sempre, anche quando si pretendesse di essere solo fornitori di nozioni. Infatti si insegna se si stabilisce una relazione, se si coltiva una comunicazione entro la classe, se si ha una competenza specifica e una metodologia didattica proporzionata all’età e alla condizione degli alunni. In questa opera educativa l’insegnante comunica non solo quello che sa, ma anche qualche cosa di quello che è, di ciò in cui crede, di ciò che è importante per lui, per lei”. Per questo, “il senso di responsabilità nell’opera educativa deve vigilare su ogni tentazione di sedurre per imporre con l’autorevolezza della competenza personale la propria visione del mondo: l’insegnante deve far crescere la libertà degli alunni, abilitando alla comprensione, all’argomentazione, al confronto costruttivo delle esperienze”.
Un altro tema toccato è quello dell’alleanza tra gli educatori e le “agenzie educative”. Per Delpini, “solo una alleanza con le famiglie, con le organizzazioni del territorio, le società sportive, gli oratori, le associazioni di volontariato, le forze dell’ordine può avviare forme di contenimento, correzione e risanamento di questi fenomeni che sono preoccupanti sia in sé, sia perché preludono a fenomeni peggiori nel futuro di questi ragazzi”.
“La Chiesa ambrosiana ha a cuore la scuola”, conclude l’arcivescovo di Milano, che riserva alcune parole agli insegnanti di Irc e alle scuole cattoliche: “Desidero incoraggiare cammini di collaborazione tra i diversi enti gestori di queste scuole sul territorio per condividere esperienze e prospettive, per offrire proposte sempre più qualificate alle famiglie per l’educazione dei figli”.
Leggi qui il testo integrale della lettera di mons. Delpini: http://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/larcivescovo-grazie-per-un-anno-di-scuola-228324.html