UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Dall’università ai laboratori, le donne protagoniste della ricerca

Giornata speciale in Rai dedicata a Radio3scienza
20 Gennaio 2023

Perché una ragazza dovrebbe scegliere di studiare Fisica? «Perché è divertente!». Parola di Lucia Votano, scienziata e grande distruttrice di soffitti di cristallo: è stata la prima donna, nel 2009, a diventare direttrice del Laboratorio del Gran Sasso, il più grande al mondo, dove lavorano quasi mille scienziati provenienti da 30 diversi Paesi. Ancora oggi è affiliata all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) dove continua i suoi studi sulla fisica astroparticellare. Lucia Votano è una delle testimonial più ascoltate e autorevoli della lunga marcia verso la parità di genere nella scienza. Parità ancora lontana, se è vero che le donne nella ricerca sono solo il 30% e che solo il 22% delle ragazze iscritte all’università scelgono materie Stem (Scientifiche e tecnologiche). Ma lei, ragazza vissuta al Sud, cresciuta per sua fortuna in una famiglia “priva di stereotipi”, indotta a studiare Fisica da una giovane insegnante di ripetizione che riuscì a incuriosirla nonostante un professore di ruolo un po’ svogliato, all’Università La Sapienza nella metà degli anni Sessanta si sarà sentita piuttosto sola. «Noi allieve eravamo il 10-15% degli iscritti».

Oggi invece le laureate in Fisica sono il 35% (alla Triennale) e il 30% (alla Magistrale) del totale. Il gap da recuperare è ancora grande anche sul fronte della ricerca: le ricercatrici sono un terzo del totale e questo è un grave handicap per la società, perché, spiega Lucia Votano, «la ricerca produce innovazione. Il 50% della popolazione, cioè le donne, non contribuisce con le sue potenzialità a produrre innovazione e questo frena e limita il progresso». La parità di genere nella ricerca scientifica, quindi, «dovrebbe essere un’aspirazione di tutta la società, non un problema femminile».

Di donne nella scienza si parla oggi nella giornata speciale che la Rai dedica ai 20 anni di Radio3scienza, storico programma ideato da Rossella Panarese, scomparsa prematuramente due anni fa. Uno dei temi cari al programma è proprio la partecipazione delle donne all’impresa scientifica, e così al mattino nella sede Rai di Viale Mazzini racconteranno le loro esperienze di vita e di lavoro scienziate note in tutto il mondo, come la stessa Lucia Votano, la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, la rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli, mentre Samantha Cristoforetti apparirà in video. In un tavolo successivo si parlerà invece di modelli culturali e del ruolo della scuola.

Al pomeriggio dalle 15 sarà trasmessa una puntata speciale di Radio3Scienza, in cui grandi protagoniste della scienza italiana converseranno con studenti e studentesse invitandoli, con piccoli esperimenti, a stanare i pregiudizi. «Cosa direi alle ragazze che non se la sentono di affrontare corsi di studio scientifici? Di avere fiducia in se stesse – riprende Votano -, di partire dalla ferma convinzione di non avere nulla di meno dei loro colleghi maschi nelle capacità mentali necessarie». Ai genitori di bambine dice le stesse cose, con i più anche il suggerimento che gli studi Stem offrono più possibilità di lavori sicuri e ben retribuiti. Quanto alle discriminazioni di genere, si rallegra di non averne subite di esplicite nel corso della carriera. E poi rivolge un “grazie” al marito che non c’è più, che ha condiviso con lei le responsabilità della crescita di un figlio. Perché c’è la scienza, e ci sono gli affetti.

Antonella Mariani

Avvenire, 20 gennaio 2023