Un 'manuale di sopravvivenza per i giorni dell’antipatia'. È l’insolito regalo che l’arcivescovo Mario Delpini ha portato ieri mattina a centinaia di ragazzi delle scuole Faes (Famiglia e Scuola), riuniti nel cortile dell’istituto di via Amadeo per una Messa all’aperto, in occasione del 45esimo anniversario della fondazione di questi istituti. Risale infatti al 1974 la decisione di un gruppo di genitori, amici e docenti, di dare vita al Faes (Famiglia e Scuola), che pone al centro del suo metodo le intuizioni educative di san Josemaría Escrivá e la condivisione tra genitori e insegnanti del percorso culturale e di crescita dei ragazzi. Quella di ieri è stata la prima visita istituzionale di un arcivescovo di Milano alle scuole Faes; al termine della celebrazione, sono state raccolte offerte libere per il 'Fondo famiglia lavoro' della Diocesi ambrosiana.
«Ci sono dei giorni in cui essere cristiani va di moda, si viene applauditi, nel contesto in cui vivono. Ma ci sono anche dei giorni, come dice il Vangelo di oggi, dove sono antipatici, o comunque visti come fossero un fastidio, un disturbo». Nella sua omelia, Delpini ha fatto riferimento ad un passaggio di Luca (21, 12-19), 'sarete odiati da tutti a causa del mio nome'. «E così alcuni cristiani si sentono a disagio – ha spiegato – solo perché si è discepoli di Cristo. Alcuni si chiudono e frequentano solo chi la pensa come loro, altri si nascondono tra la folla, cercano di agire come tutti gli altri, ma facendo finta di non esserlo. Altri ancora operano bene facendo la carità, ma senza darlo a vedere: in questo modo vivono con coerenza ma evitano discussioni».
Da qui, l’idea di regalare un manuale in nove punti per essere d’aiuto «ai cristiani che sono coscienti di essere antipatici, ma vogliono continuare a esserlo, con serenità e fierezza». Ecco alcuni di questi nove punti, tutti in rima: 'Non mendicare simpatia/ non venderti all’idolatria'; 'Se impari la preghiera/ sei sereno mattino e sera'; 'Gesù ha dato a tutti salvezza e perdono/ non giudicare: la vita è un dono'; 'Con il grazie comincia ogni mattino/ con la gioia vivi ogni destino'. «Si possono formulare altri capitoli di questo manuale – ha concluso l’arcivescovo, invitando i ragazzi a scriverne altri – che può essere di aiuto nell’anno scolastico, dentro e fuori la scuola». (A. D’A.)
Avvenire, 9 ottobre 2019