UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Così i liceali si scoprono cronisti impegnati del vero

L’esperienza di Avvenire nell’istituto “Don Gnocchi” di Carate Brianza. I ragazzi sono accompagnati nella comprensione delle fonti e nella scrittura
14 Marzo 2023

Per la Commissione europea il 63% dei giovani dell’Ue incontra notizie false più volte a settimana. E una delle fonti privilegiate dai ragazzi, i social, sono spesso una fabbrica di fake news. Ecco perché diventa strategico capire come un fatto diventa notizia, e quanto sia importante il lavoro del giornalista nel garantire un’informazione corretta e verificata. Anche su questi temi si confronta il laboratorio di giornalismo avviato due anni fa dall’Istituto scolastico “Don Gnocchi” di Carate Brianza (Monza) in collaborazione con Avvenire. Uno strumento che ha portato decine di ragazzi a confrontarsi con la “catena di montaggio delle notizie”, e a provare a cimentarsi con una professione che sta conoscendo profonde trasformazioni. Alcuni degli studenti hanno anche svolto un periodo formativo nella redazione di Milano del quotidiano, nell’ambito dei progetti di alternanza scuola lavoro.

Mentre, un anno fa, l’Istituto ha ospitato il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, che ha incontrato 400 studenti confrontandosi con loro sui grandi fatti della cronaca e sull’interpretazione che di essi offrono i media. Il “Don Gnocchi” di Carate, tra i più prestigiosi nel panorama delle scuole cattoliche della Lombardia, ha quattro indirizzi liceali: classico, scientifico, scienze applicate ed economico sociale; oltre a un istituto alberghiero che comprende anche il ristorante didattico “Saporinmente”.

«Dopo la felice esperienza, che oso definire memorabile, iniziata due anni or sono dai nostri liceali col quotidiano dei cattolici italiani – dice il rettore Luca Montecchi -, siamo stati felici di rinnovare l’intesa anche nell’anno in corso. La risposta altrettanto entusiastica venuta a febbraio da una ventina di studenti all’offerta di un “Laboratorio di scrittura giornalistica” con Avvenire non soltanto dà il riscontro palpabile del valore di una tale collaborazione ma dice anche la forte correlazione, se non proprio la continuità, dell’educazione alla competenza linguistica e alla sensibilità letteraria praticata nella nostra scuola e il concreto mestiere del reporter». Un’esperienza che diventa molto concreta nel laboratorio in corso, dove i ragazzi sono impegnati nella rassegna stampa, nella comprensione delle fonti delle notizie, nella scrittura giornalistica, nella realizzazione di reportage e interviste. «Di là da certa bolsa retorica sulla scuola che serva al lavoro, che sia cioè a questo subordinata – riprende Montecchi -, è invece, di quest’indole che debbono essere i nessi tra istruzione scolastica e formazione lavorativa. Allora sì che uno studente compie un salto di qualità, dirigendo l’impostazione metodologica appresa sui banchi dell’aula (e sempre in evoluzione) verso una possibile traiettoria operativa, cioè verificando la validità e la tenuta della prassi didattica appresa in un contesto effettivo altro».

Vito Salinaro

Avvenire, 14 marzo 2023