UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Corridoi universitari Ue per gli studenti ucraini

La proposta dell’europarlamentare M5S Daniela Rondinelli
12 Aprile 2022

Creare 'corridoi universitari' per garantire continuità scolastica e formativa ai giovani ucraini. La proposta nasce da un’iniziativa di Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha raccolto 74 firme da parlamentari europei di diversi schieramenti politici ed ha presentato un’interrogazione nell’ultima assemblea plenaria dell’Aula a Strasburgo. «Dall’inizio della guerra sono quattro milioni i rifugiati ucraini nell’Unione Europa, di cui oltre un milione minorenni che hanno dovuto interrompere ogni attività di studio e formazione – ha detto Rondinelli nel suo intervento –. Se vogliamo davvero proteggere i giovani in fuga, dobbiamo andare oltre l’accoglienza e lavorare anche sull’integrazione organizzando corridoi accademici umanitari e altre iniziative di solidarietà per accogliere nei nostri atenei i docenti e tutti gli studenti ucraini. Serve una strategia europea per garantire il diritto alla continuità scolastica e universitaria».

L’idea è quella di istituire, attraverso la Commissione Europea, un programma straordinario chiamato 'Erasmus4Ukraine' e dedicato agli universitari ucraini, soprattutto donne visto che la maggior parte dei ragazzi è rimasta a combattere in patria, che preveda la possibilità di iscriversi gratuitamente e frequentare i corsi nelle università europee. «Oggi questo non è possibile siglare gli accordi bilaterali fra gli atenei europei e quelli ucraini poiché molti rettori, docenti e personale sono in battaglia – specifica l’europarlamentare del M5s –. Superiamo i cavilli burocratici e assumiamo la volontà politica di concedere una deroga. Riconoscendo agli universitari ucraini i crediti formativi daremo la possibilità a questi giovani di proseguire i loro studi accademici nonostante la guerra». Secondo Rondinelli questa scelta potrebbe rappresentare per gli studenti ucraini «una straordinaria occasione per la loro partecipazione attiva e consapevole alla ricrescita e rinascita del proprio Paese». Per l’Ue, inoltre, «riconsegnare nelle mani dei giovani ucraini quel futuro che Vladimir Putin sta cercando di strappargli via sarebbe la vittoria più grande». (L.Maz.)

Avvenire, 12 aprile 2022