Nessuna rifondazione, le parole d’ordine sono continuità e rilancio. Parte con questo intento il nuovo corso delle scuole paritarie dell’infanzia e primaria 'Santa Rosa' e delle secondarie di primo e secondo grado 'P.G.E. Porta' di Parma fondate a fine 1700 dalle suore Maestre Luigine (che nel 2002 si sono fuse con le Domenicane della Beata Imelda, assumendo quest’ultima denominazione) e date in gestione alla cooperativa Proges a partire dal prossimo anno scolastico. Da settembre, quindi, l’unica presenza religiosa a scuola sarà quella di suor Lucia Bazzarini, insegnante della primaria.
«Non siamo impegnati a rifondare un progetto ma a rilanciarlo, mettendo in campo le nostre competenze e le nostre risorse nel rispetto della storia di questa realtà» ha detto Marco Papotti, responsabile della linea educativa di Proges, durante l’Open Day con i genitori avvenuto ieri. «L’identità cattolica della scuola, l’eccellente livello dell’offerta didattica e la qualità del corpo docente sono il patrimonio da preservare e da cui ripartire. La nostra idea è una scuola aperta alla comunità». Primo passo in questa direzione è stata la costituzione di un Comitato d’indirizzo con rappresentanti dell’Università di Parma, del mondo imprenditoriale, della Diocesi, del Terzo settore e dei genitori. Quest’ultimi ora sono più tranquilli, dopo la doccia fredda del 9 gennaio scorso quando la congregazione comunicò la volontà di cessare l’attività scolastica a fine anno scolastico.
ull’identità cattolica – valore non negoziabile al centro degli accordi preliminari siglati lo scorso 21 febbraio con il nuovo gestore – Giovanni Ronchini, preside dell’istituto scolastico dal 2012, è stato chiaro: «Non è e non può essere una scuola confessionale. L’impronta cattolica si sostanzierà nel modo di intendere l’attività, nell’essere una scuola inclusiva che mette al centro la persona».
Matteo Billi
Avvenire, 11 marzo 2018