UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Commissione Ue, cooperazione tra università

80 miliardi dal bilancio europeo per uno spazio comune dell’istruzione superiore
19 Gennaio 2022

Rafforzare la dimensione europea della cooperazione tra le università, ma anche favorire la competitività degli atenei; promuovere valori comuni; creare le condizioni per un rinascimento che rimetta al centro le università e dia vita a uno “spazio europeo” dell’istruzione e della ricerca: tutto questo, hanno spiegato i commissari Marija Gabriel e Margaritis Schinas, è il senso della “strategia europea per le università” e della proposta della Commissione di raccomandazione su “costruire ponti per un’efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell’istruzione superiore” che i due commissari hanno presentato oggi

Questo processo coinvolgerà negli anni a venire i quasi 5mila istituti di istruzione superiore, 17,5 milioni di studenti, 1,35 milioni di docenti e 1,17 milioni di ricercatori dell’Ue. La strategia, ha spiegato Gabriel, punta a “rafforzare la dimensione europea dell’istruzione superiore e della ricerca”; a “consolidare il ruolo delle università quali centri di riferimento dello stile di vita europeo”; dare alle università “strumenti per diventare agenti fondamentali di cambiamento nella duplice transizione verde e digitale” e renderle sempre più “motori del ruolo e della leadership dell’Ue a livello mondiale”.

La tabella di marcia verso la dimensione europea dell’istruzione superiore vede quattro iniziative faro da realizzare entro la metà del 2024: passare da 40 a 60 alleanze degli istituti superiori e giungere all’elaborazione di uno statuto giuridico per queste alleanze; lavorare alla creazione di un diploma europeo comune per riconoscere il valore delle esperienze transnazionali nel titolo di istruzione superiore conseguito dagli studenti (antesignano di quello che un giorno potrà essere un vero e proprio diploma europeo riconosciuto) e potenziare la carta europea dello studente con l’introduzione di un identificativo univoco di studente europeo.

A sostenere questi e i successivi passaggi 80 miliardi di euro da qui al 2027. Dalla Commissione anche la proposta di un “osservatorio europeo sull’istruzione superiore per verificare lo stato di avanzamento dei lavori”. “Il messaggio è forte e chiaro: “Lavoriamo insieme per l’avvenire dell’Europa. Oggi è tempo della corsa ai talenti e dobbiamo attrezzare le nostre università”.

Sir, 18 gennaio 2022