UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Cittadinanza globale, l’esperienza dell’Agesc di Trento

Studenti e genitori coinvolti in un progetto sui temi della responsabilità sociale, degli stili di vita e delle diseguaglianze
12 Giugno 2021

La cittadinanza globale può apparire una di quelle parolone fumose, che finiscono nel dimenticatoio o nell’irrilevanza. Non è così per gli studenti (dai 14 ai 19 anni) e i genitori trentini dell’Agesc che per più di un anno hanno potuto approfondire questa dimensione articolata in aspetti molto vicini alla vita quotidiana come i diritti umani, l’educazione civica, l’ambiente e le disuguaglianze. Più ancora che l’oggetto è stato stimolante il metodo che li ha portati a evidenziare soprattutto la stretta interdipendenza fra questi ambiti confermando quanto «tutto è connesso», come afferma papa Francesco.

L’opportunità è venuta dalla realizzazione trentina del progetto lanciato a livello nazionale dal Forum delle Famiglie e Agesc come partner, reso possibile grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e intitolato con l’acronimo “Accogli” che sta per Agire le Competenze di Cittadinanza in Ottica Globale Lavorando Insieme. Il gruppo promotore dell’Agesc trentina, è stato orientato fin dall’autunno 2019 dal referente del progetto Michele Cristoforetti (colui che ha portato a Trento Nespoli, Battiston, la campionessa paraolimpica Xenia Francesca Palazzo e tanti altri…) a predisporre un piano di lavoro che potesse preparare le famiglie ad accogliere e valorizzare il parallelo percorso dei figli studenti. La dozzina di famiglie che ha aderito al progetto si è motivata con alcuni incontri preparatori condotti da esperti nazionali: davanti alla complessità tratteggiata, valeva la pena dedicare qualche serata all’ingaggio educativo per i propri figli.

La formazione è stata curata da due docenti molto apprezzati anche per la loro sensibilità familiare: Paolo Fedrigotti, docente di filosofia e preside del locale Collegio Arcivescovile e Andrea Losa, docente di diritto ed economia. Fedrigotti ha portato i giovani partecipanti al progetto a riflettere attorno a temi come la responsabilità sociale fra altruismo ed empatia, il ruolo della famiglia nel contesto attuale e il valore delle competenze globali nella relazione con l’altro. In parallelo Losa ha favorito un partecipato dialogo con i genitori attorno al tema degli stili di vita sostenibili, alla comunicazione efficace nell’era digitale e alle sfide e i vantaggi della cittadinanza globale. Va precisato che il periodo di lockdown ha costretto purtroppo a utilizzare la modalità del videocollegamento, ma la verifica ha registrato comunque un buon livello di confidenza e di fiducia reciproca.

Un passaggio molto significativo del progetto trentino è stata la presenza di don Mauro Angeli, cappellano della Casa Circondariale di Trento e responsabile dell’equipe diocesana che vi lavora: la sua testimonianza rispetto al tema della cittadinanza, vista anche dalla particolare condizione di chi si trova in situazione di isolamento a fini riabilitativi, è risultata molto eloquente per giovani e adulti, innescando anche un inedito confronto intergenerazionale, su una tematica molto sentita a livello sociale.

Il confronto nei piccoli gruppi è stato supportato dall’analisi di schede e testi introduttivi (dal teologo don Armando Matteo al filosofo Carmelo Vigna) puntando a favorire l’approccio critico, coerente con il profilo del cittadino globale. È uscita la centralità di una formazione scolastica rinnovata, il ruolo irrinunciabile della famiglia e anche l’urgenza di un approccio integrato alla comunicazione per saper riconoscere due fenomeni negativi tipici di oggi: le fake news e la discriminazione su base etnica. Due derive che stanno avendo una pericolosa quanto incontrollata recrudescenza sui social network.

Si è ragionato sempre in una prospettiva di futuro chiedendosi come i giovani possono diventare soggetti di cambiamento e come anche la scuola può essere in grado di stimolare la comunità locale, come ha sottolineato la neopresidente dell’Agesc provinciale Nadia Biasioli nell’incontro conclusivo. Alla presenza del presidente nazionale Agesc, Giancarlo Frare, quest’ultima tappa ha goduto della sintesi del presidente del Forum nazionale delle Associazioni familiari, Gigi De Paolo, che ha sottolineato come, soprattutto nell’ambiente trentino, ci sia una particolare voglia di partecipazione e di coinvolgimento attorno a questa formula coinvolgente e innovativa.

Avvenire, 11 giugno 2021