UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Cinema e scuola superano insieme tutte le barriere

«Melting p(l)ot», negli spazi Acec di nove regioni un progetto tra didattica, cittadinanza e grande schermo
17 Aprile 2023

Ci sono i piccolissimi della scuola dell’infanzia di viale Angeli di Cuneo, che dopo la visione dei cortometraggi “a loro misura” sono stati guidati alla meravigliosa scoperta dei segreti della cabina di proiezione del Cinema Lanteri, e c’è il racconto di quel che hanno vissuto nei disegni che hanno cucito insieme “come fossero una pellicola” ed esposto ai cancelli della scuola. Ci sono gli adolescenti del liceo Sylos di Bitonto, in provincia di Bari, che si sono interrogati su cosa restasse loro delle mattinate al cinema e di come parlare di integrazione, immigrazione, identità, e hanno deciso di farlo realizzando un video “tutto loro”, in cui – in un ideale messaggio senza frontiere – usano le lingue studiate a scuola per interrogarsi a vicenda e raccontarlo.

E tra queste esperienze, attraversando l’Italia da nord a sud, ci sono quelle di altre 113 scuole, che hanno deciso di aderire alla proposta «Melting p(l)ot – Percorsi di cinema tra didattica ed educazione», che Acec ha messo in campo per questo anno scolastico, risultando tra i vincitori dell’ultimo bando Cinema per la scuola promosso da Ministero dell’istruzione e Ministero della cultura.

«Il progetto – afferma con soddisfazione don Gianluca Bernardini, presidente di Acec-SdC – riflette la voglia delle Sale della Comunità di essere interlocutrici di primo piano delle istituzioni scolastiche, con una proposta attuale, educativa e profondamente “umana”. Vogliamo ribadire il nostro ruolo a servizio delle comunità cui apparteniamo, offrendo attraverso il cinema un percorso privilegiato per parlare alle nuove generazioni, che di immagini si nutrono, provando ad aiutarle nella crescita personale e parlando a tutti, senza distinzioni di età, collocazione geografica, provenienza o fede religiosa».

E senza barriere sembra viaggiare la proposta, che tocca nove regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Lazio, Marche e Puglia) e offre gratuitamente accesso, oltre alle proiezioni di lungometraggi in sala, la possibilità di lavorare in classe su cortometraggi di impronta internazionale tarati sui diversi ordini di scuola e per le diverse età ed esigenze educative: da quelli senza parole destinati ai più piccoli, ai sottotitolati in lingua originale che sono apprezzati dagli studenti delle superiori.

«La visione condivisa di un film nel buio della sala cinematografica apre a un’esperienza diversa rispetto a quella della fruizione individuale su piccolo schermo, così comune presso i “nativi digitali” – chiosa Mariagrazia Fanchi, direttrice dell’Almed dell’Università Cattolica di Milano, che è alla direzione scientifica del progetto – a questo si affianca il lavoro di accompagnamento alla visione e dell’approfondimento tematico, che permette di avere maggiore conoscenza del linguaggio audiovisivo e una crescita del livello di media literacy dei più giovani, cosa che li rende più consapevoli anche quando diventano loro stessi “produttori di contenuti” che condividono sui social».

L’iniziativa «Melting p(l)ot», infatti, non si limita a una rassegna cinematografica per le scuole, ma prevede la possibilità di partecipare a percorsi di formazione e di educazione visiva, sia per studenti che per docenti, in presenza o a distanza. Elemento, quest’ultimo, che risulta particolarmente apprezzato sia per la parte tematica (con schede didattiche a disposizione dei docenti per approfondire e analizzare in classe quanto visto su schermo), sia per la parte “sintattica”, dedicata cioè all’analisi del linguaggio audiovisivo e alle sue applicazioni in campo educativo da parte dei docenti. Basti pensare che ai corsi organizzati per i docenti dalla sola delegazione Acec della Toscana si sono registrati 130 iscritti. Numeri che salgono a 1.300 su base nazionale. Insomma, cinema ed educazione sembrano avere un legame destinato a durare. (Tiziana Vox)

L’EVENTO NAZIONALE A BARI IL 20 APRILE

Il 20 aprile il cinema Piccolo di Bari ospita «Melting p(l)ot – Percorsi didattici tra cinema e cittadinanza», un progetto dedicato a centinaia di studenti, raccolti per l’occasione da tutte le scuole della città. «Melting p(l)ot» è una grande iniziativa, organizzata da Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) con il sostegno del Ministero della cultura e del Ministero dell’istruzione e del merito, vincitrice del Bando cinema e immagini per la scuola 2022. Il progetto è partito a novembre e terminerà a maggio con un fitto programma di proiezioni, incontri e formazione che coinvolge 57 Sale della Comunità della rete Acec (che con quasi 600 sale è il più grande circuito italiano), 160 scuole in 9 regioni portando al cinema – spesso per la prima volta – più di 20mila ragazzi. «Il progetto “Melting p(l)ot” affida al racconto cinematografico il compito di far esplodere le potenzialità educative della scuola – racconta Francesco Giraldo, segretario generale di Acec –. Con la sua caratteristica molteplicità di punti di vista e con la sua capacità di agire nel profondo sullo spettatore, il cinema è un mezzo straordinario di conoscenza perché sul grande schermo ci si guarda, come in uno specchio, e, al tempo stesso, ci si affaccia al mondo esterno, all’altro da sé».

I ragazzi in sala a Bari assisteranno a due cortometraggi: «La nostra storia» di Lorenzo Latrofa, dove si traccia un commovente parallelismo fra le storie dei migranti italiani del passato e quelle dei migranti di oggi e «Assmà - porta il velo gioca a calcio» di Dimitri Feltrin che racconta la vita quotidiana di una ragazza musulmana in Veneto. Al termine della proiezione Latrofa e Feltrin incontreranno i ragazzi, parteciperanno al dibattito anche Bruno Zambardino della Direzione generale cinema del Mic e Ines Pierucci Assessore alla cultura del Comune di Bari. Sarà possibile seguire la diretta dell’evento sulla pagina Facebook e sul canale Youtube Acec. (Marina Saraceno)

Avvenire, 16 aprile 2023