“Sento che oggi siamo più forti perché l’esperienza degli ultimi mesi ci ha fatto capire che la vita è fragile ma è sempre bellissima. Io vorrei che nello zaino di tutti vi siano tanta volontà e tanta speranza e so che tu ce le farai crescere dentro”. Queste le parole che l’arcivescovo di Bologna, il card. Matteo Maria Zuppi, rivolge alla scuola in una lettera inviata a pochi giorni dal ritorno di studenti e docenti nelle aule.
“Mi è mancata molto in questi mesi”, confessa il porporato che parla della scuola come una “cara amica” a cui “tengo tanto”. “Sento, infatti, che dobbiamo tutti trattarti bene, non da estranei”, prosegue Zuppi: “Hai riguardo per tutti. Sei piena di vita e aiuti ciascuno a vivere bene, a rispettarsi, a conoscersi, a costruire la casa comune dove viviamo. Quanto sei importante! Per questo ti voglio proprio dire all’inizio di questo nuovo anno: grazie. E grazie anche a tutti quelli che ti amano e ti ‘fanno bella’ con il loro impegno e con il loro lavoro, che si spendono per te”.
“Che situazione difficile abbiamo vissuto e stiamo affrontando! Chi lo avrebbe mai immaginato!”, osserva il cardinale: “Quante abitudini ha fatto cambiare a tutti! E anche quante cose vere abbiamo imparato! Dobbiamo ancora stare attenti, avere pazienza e prudenza (sono due virtù che spesso abbiamo considerato poco ma che sono così importanti!) e rispettare le regole per non mettere in pericolo nessuno”. “Nei giorni della pandemia – sottolinea l’arcivescovo – ho visto come si fa presto a stare male. Vorrei ricordare chi ha sofferto e non voglio che nessuno sia più portato via dalla sua casa e dalla sua famiglia, come è successo a certi nonni che non sono più tornati e che non hanno nemmeno potuto salutare i loro cari. Che tristezza mi fa ripensarci!”.
“Più il presente è incerto più dobbiamo guardare al futuro e non perdere tempo con quello che ci fa male!”, ammonisce Zuppi: “Come la droga che rende le persone schiave e non più padrone di sé. Come trattare male e senza rispetto le persone. Come prendere in giro e non chiedere scusa. E come alzare le mani! Tu ci insegni a usare la testa, a conoscere i problemi, a capirli, a ragionare e a rispettare chiunque”.
“Con te si prepara il futuro e il futuro inizia oggi!”, ammonisce il cardinale. E se “il virus sembra rendere tutto brutto e pericoloso”, la scuola insegna “a conoscere il mondo e a renderlo migliore”. “Tutti – la convinzione di Zuppi – troveranno nelle tue aule la stella che li aiuterà a navigare. Il mondo ha bisogno di uomini che si preparano per aiutare gli altri nel mestiere che faranno, che cercheranno di farlo bene, qualunque esso sia. E tutti, tutti, i mestieri sono importanti e belli quando servono a vivere meglio insieme”.
Sir, 11 settembre 2020
In allegato la lettera del card. Zuppi alla scuola.