UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Card. Zuppi: occorre investire sulla scuola

Il presidente della CEI, aprendo i lavori del Consiglio permanente, ha auspicato che venga data piena attuazione alla parità scolastica
23 Settembre 2024

Pubblichiamo uno stralcio dell'introduzione del Card. Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, ai lavori del Consiglio Episcopale Permanente, riunito a Roma dal 23 al 25 settembre 2024.

L’urgenza educativa

Alcuni recenti fatti di cronaca, che hanno avuto come protagonisti i giovani, hanno riacceso i riflettori sulla questione educativa, tema che da sempre sta a cuore alla Chiesa in Italia, al quale peraltro è stato dedicato un decennio (2010-2020) di riflessione e impegno. Crediamo sia opportuno parlare di urgenza in quanto, come abbiamo visto, si tratta del rapporto con la vita, con i sentimenti, con l’amore, con il futuro… Ed è un’urgenza che interpella tutti, nessuno escluso: la famiglia, la scuola, le aggregazioni, la parrocchia, la comunità, i movimenti e le associazioni. Soprattutto, gli adulti chiamati a un maggiore senso di responsabilità. Infatti, «il futuro dell’umanità» è «riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza» (Gaudium et spes, n. 31).

Come Chiesa ci sentiamo pienamente coinvolti e non smetteremo di mantenere alta l’attenzione, perché sono in gioco le persone, la loro realizzazione, la possibilità di vivere l’esistenza in pienezza. Nell’incontro con il Signore e camminando accanto a loro, siamo chiamati ad accompagnare le giovani generazioni in un percorso di riconciliazione con il proprio sé, di conoscenza e apprezzamento delle risorse personali, di appartenenza ad un gruppo, ad una persona. Sono necessari luoghi, fisici e non virtuali, in cui tornare a fare esperienza di gratuità e libertà personale e comunitaria. Penso, in modo particolare, al prezioso servizio degli Oratori, del dopo-scuola e di tante altre attività formative, che conservano intatta la loro attualità e chiedono un rilancio di progettualità e creatività.

Dobbiamo lavorare, tutti insieme, per sradicare i semi dell’individualismo che soffoca la dimensione umana e disconosce la presenza degli altri. Non ci sono ricette facili, né risposte preconfezionate a buon mercato, ma non per questo dobbiamo cedere al pessimismo o al disfattismo che paralizza ogni tentativo di azione. L’orizzonte è quello della speranza, che non è un palliativo, una pacca sulle spalle, ma è consapevolezza che Dio illumina il cammino da compiere, perché Egli ama di amore eterno ed è sempre presente nella storia di ogni vivente. Non è ingenuità, è concretezza.

Nei giorni in cui le aule scolastiche tornano a riempirsi, il nostro pensiero va ai milioni di bambini, ragazzi e giovani, con i loro insegnanti e il personale amministrativo, pronti ad affrontare l’avventura più affascinante e impegnativa: quella della conoscenza, della formazione di sé, della convivenza fraterna. La Chiesa è vicina a quanti accolgono la sfida dell’educazione, per cui ogni energia e investimento non sono mai perduti, ma tornano moltiplicati a beneficio di tutta la società. L’investimento sulla scuola è certamente tra i più importanti per una società che abbia a cuore le nuove generazioni e il suo stesso futuro. Desideriamo esprimere un grazie particolare e un forte incoraggiamento alle oltre 7.500 scuole cattoliche e alle centinaia di migliaia di famiglie che affrontano importanti sacrifici per iscrivervi i loro figli, con la speranza che si avvicini il giorno in cui la parità scolastica trovi la sua piena attuazione. In questo contesto educativo si inserisce anche il contributo dell’insegnamento della religione cattolica di cui parleremo nel corso dei nostri lavori per sottolineare – a quasi quarant’anni dalla sua introduzione – il valore di questo spazio di libertà e di cultura religiosa posto a servizio dell’intera comunità civile e per aggiornarne e rilanciarne il contributo.

A tutti auguriamo un buon anno scolastico!