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DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Card. Betori: non confinare don Milani nell’archivio dei ricordi

L’arcivescovo di Firenze ha presieduto la Messa per le celebrazioni di apertura del centenario della nascita di don Milani
27 Maggio 2023

“Grave sarebbe confinare l’esperienza di don Milani nell’archivio dei ricordi e pensare che essa non debba avere un domani”. E’ il monito del card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nell’omelia della Messa per le celebrazioni di apertura del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani. “Vale anche per noi il compito di un tratto di strada verso il dare compimento a un messaggio sulla Chiesa, sulla società, sull’umanità che raccogliamo dalla vita di don Lorenzo Milani”, l’esortazione del cardinale, che ha affiancato la figura del parroco di Barbiana a quella di San Paolo.

“Valgono anche per noi oggi le parole che Papa Francesco pronunciò in questo luogo sei anni fa”, ha detto Betori citandole: “Sono venuto a Barbiana per rendere omaggio alla memoria di un sacerdote che ha testimoniato come nel dono di sé a Cristo si incontrano i fratelli nelle loro necessità e li si serve, perché sia difesa e promossa la loro dignità di persone, con la stessa donazione di sé che Gesù ci ha mostrato, fino alla croce”. “Anche noi siamo venuti oggi a Barbiana per rendere a don Milani questo omaggio di una memoria impegnativa”,  ha spiegato l’arcivescovo di Firenze, secondo il quale la testimonianza di don Milani “ci viene consegnata perché continui a vivere tra noi”.

Di qui il parallelo tra San Paolo e don Milani: “Troviamo in lui la stessa coscienza di essere depositario di un Vangelo di piena umanità che deve rivolgersi a tutti, la stessa forza nel non pensare che un confinamento possa togliere qualcosa a questa missione, lo stesso coraggio con cui misurarsi con gli ostacoli interni ed esterni alla sua volontà di essere testimone di Gesù per gli altri”. “Gli occhi umani potranno vedere in Barbiana un esilio punitivo, così come la prigionia romana poteva essere considerata un esito infelice della missione di Paolo”, ha argomentato Betori: “don Lorenzo non la pensava così e ha sempre vissuto la sua missione di prete, anche in questa periferia del mondo, come Paolo ‘con tutta franchezza e senza impedimento’”.

Sir, 27 maggio 2023

(foto toscanaoggi.it)