UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

«Buono scuola, più domande ma i fondi vengono tagliati»

Denuncia del presidente Agesc Lombardia, Petteni: pochi 24 milioni, escluse tante famiglie
4 Giugno 2022

Crescono le domande di accesso al “Buono scuola” da parte delle famiglie lombarde con figli alle scuole paritarie, ma Regione Lombardia taglia il fondo destinato a finanziare questo importante strumento per il diritto allo studio e la libertà di scelta educativa, oltre che di contrasto alla dispersione scolastica. La denuncia arriva dal presidente dell’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) della Lombardia, Silvio Petteni, che ha diffuso un duro comunicato condiviso con tutti i presidenti provinciali dell’associazione. Nel mirino dell’Agesc regionale lo stanziamento di 24 milioni di euro per l’anno scolastico 2022-2023, che, a giudizio di Petteni, si è già confermato «insufficiente a coprire integralmente le domande di Buono Scuola» per quest’anno scolastico. Tanto che non poche famiglie si sono viste ridurre il contributo.

«Al crescere della domanda non possiamo accogliere con favore una diminuzione della risposta in termini economici – si legge nel comunicato dell’Agesc Lombardia –. Crediamo che l’eccellenza dell’amministrazione lombarda debba e possa aspirare a qualcosa di più. Riteniamo inoltre insufficiente un approccio di tipo “ragionieristico” che semplifica la questione riducendo la soluzione ad un mero calcolo – conclude Petteni –. Temiamo che perseguire soluzioni che non fanno altro che ridistribuire e dividere le risorse, già stanziate al ribasso, su di una popolazione più ampia, possa diventare una pratica che porti alla totale irrilevanza ed inefficacia del provvedimento».

Un’ipotesi non considerata dall’assessore regionale all’Istruzione, Fabrizio Sala, che ricorda come «la “Dote scuola” è politica identitaria di Regione Lombardia, a sostegno della libertà di scelta educativa dei giovani lombardi e delle loro famiglie». E ciò «nonostante i trasferimenti di risorse statali si siano costantemente ridotti», sottolinea Sala. Che ribadisce come i 24 milioni stanziati dalla Giunta regionale, consentiranno «la partenza del prossimo anno scolastico delle scuole paritarie con la garanzia del sostegno alle famiglie che le sceglieranno per i percorsi di istruzione dei loro figli». Secondo l’assessore regionale, la differenza tra le richieste pervenute dalle famiglie e i fondi effettivamente stanziati ammonta a 840mila euro, «che stiamo comunque cercando di recuperare con il prossimo assestamento di bilancio di luglio». «Tutto ciò conferma la costante sollecitudine a sostenere il nostro sistema di istruzione e di diritto allo studio – conclude l’assessore Sala – consapevoli che le risorse del Pnrr debbano servire anche per superare i divari territoriali, Regione Lombardia è sicuramente territorio che deve recuperare terreno e soprattutto risorse nazionali».

Una sollecitazione ad aumentare le risorse già con il prossimo assestamento di bilancio arriva, infine, anche dal capogruppo del Partito democratico in Consiglio Regionale, Fabio Pizzul. Che attacca le politiche scolastiche portate avanti dal Pirellone. «La Giunta lombarda – sottolinea Pizzul – conferma la sua brutta abitudine di sottofinanziare provvedimenti che vengono comunicati con grande enfasi e finiscono per lasciare a bocca asciutta molte famiglie che avrebbero diritto di ricevere il contributo annunciato. Chiederemo più risorse in occasione della discussione dell’assestamento di bilancio a luglio», conferma l’esponente democratico.

Paolo Ferrario

Avvenire, 4 giugno 2022