Borse di studio, l’Università Cattolica conferma e rilancia. A pochi giorni dallo scadere dei termini per il bando del concorso nazionale per l’assegnazione di 100 nuove borse di studio per merito (la data è il 16 maggio), Educatt, ente della Cattolica che gestisce i servizi del diritto allo studio fa il punto della situazione.
«Il nostro impegno – spiega Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore vicario dell’ateneo di largo Gemelli – viene confermato nelle proporzioni dello scorso anno (22,5 milioni di euro, di cui 9,4 dalla Regione e 13 in agevolazioni varie) e vede anche aumentare il numero degli studenti idonei a ottenere la borsa di studio per reddito». Rispetto al 2017, infatti, gli idonei sono aumentati dell’8% portando la cifra globale sopra quota 2.800 (+200).
Un impegno confermato anche se i fondi regionali per il diritto allo studio hanno registrato una progressiva riduzione di due milioni di euro, e, per il futuro non si hanno ancora indicazioni sul contributo. Ma questo non ferma l’impegno per «favorire la possibilità di studiare in Cattolica senza ostacoli economici. Chi vuole studiare qui, può farlo trovando alcuni strumenti che lo aiutano dal punto di vista economico». A iniziare dall’esonero del pagamento della retta, che per l’ateneo significa rinunciare a parte delle entrate.
Il piano della Cattolica, però, non si ferma al diritto allo studio (borse legate al reddito), ma desidera premiare il merito. Il bando nazionale del 16 maggio (il concorso sarà il 26 maggio in dieci città italiane) va proprio in questa direzione: 100 borse da duemila euro l’una da attribuire attraverso un concorso che valuterà solo il merito ad altrettanti diplomati che intendono iscriversi in Cattolica. Un impegno economico che per l’anno 2017/18 ammonta a 636mila euro.
È il terzo anno che la Cattolica punta sul merito, e «va detto che delle 200 assegnate nei primi due anni – sottolinea il prorettore Sciarrone – sono ancora attive 168», dunque l’84% complessivo. Non solo: 100 studenti già iscritti nell’ateneo con una media di voti elevata (29/30) hanno ricevuto mille euro di contributo. Il merito è anche alla base delle borse che alcune banche finanziano per giovani che studiano in Cattolica e all’estero. Tra le novità del 2018 la partenza di agevolazioni per gli studenti lavoratori che pensano a un percorso formativo più lungo del previsto: potranno calibrare il percorso di studi e ridurre la loro contribuzione. Attese una cinquantina di domande.
Enrico Lenzi
Avvenire, 12 maggio 2018