Con la chiusura delle scuole si è concluso anche il primo anno di sperimentazione del progetto “Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine”, che ha visto passare dalla “Cittadella della pace” in provincia di Arezzo trenta studenti provenienti da tutta Italia per un percorso formativo a diretto contatto con lo studentato internazionale per la pace tra i popoli.
Alla cerimonia ufficiale della chiusura dell’anno scolastico hanno partecipato tra gli altri monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, Rosa De Pasquale, responsabile del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Miur, e Roberto Curtolo, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Arezzo.
Una grande festa a cui hanno preso parte tutte le famiglie, gli insegnanti, i docenti del percorso di approfondimento pomeridiano denominato “Ulisse”, le associazioni e i partner del progetto che conclude così la prima edizione con risultati sorprendenti: “Abbiamo visto crescere giorno dopo giorno questi ragazzi sotto il segno della generosità e dell’altruismo”. Afferma il presidente di Rondine, Franco Vaccari. “La loro fame di conoscere e di essere attori del cambiamento ha dato un nuovo entusiasmo alla mission di Rondine. Siamo certi che questi semi germoglieranno in tutti gli angoli della nostra Italia portandosi dietro tutti i mondi, i Paesi e le culture incontrate alla Cittadella della Pace di Arezzo”.
“La Conferenza episcopale italiana ha scommesso a scatola chiusa in questo progetto”, ha dichiarato monsignor Nunzio Galantino. “Abbiamo infatti sostenuto la partecipazione di cinque studenti al percorso del Quarto Anno perché è essenziale investire nei giovani e fra le attività su cui investe la Chiesa italiana c’è anche la formazione”.
Ora per le “rondinelle” è giunto il tempo di tornare al proprio nido come ambasciatori di pace. Per i diciassettenni di tutta Italia che hanno frequentato la loro quarta liceo alla Cittadella della Pace di Arezzo si è trattato di un’esperienza non solo scolastica ma di comunità, di incontro e di intercultura, grazie all’interazione con i giovani dello Studentato internazionale. “Tra noi è nato un rapporto bellissimo, uno scambio continuo – ha ricordato Envera, studentessa bosniaca di Rondine – grazie a loro abbiamo imparato a conoscere la cultura italiana e la loro voglia di conoscere i nostri Paesi, ci ha fatto sentire amati”.
“Anche loro, i ragazzi del Quarto Anno Rondine sono pronti ad essere cittadini del Terzo Millennio”, affermano i promotori del progetto. Il primo passo sarà la condivisione di questa esperienza con la propria scuola e il proprio territorio. Lo faranno con i progetti di ricaduta sociale elaborati durante l’anno a Rondine, grazie al supporto delle associazioni delle rispettive città.
Per saperne di più: http://quartoanno.rondine.org/