UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Bergamo, la fede si fa cultura. Duecento eventi in sette giorni

Il vescovo Beschi: la cultura non riguarda il passato, è una ricchezza che alimenta una speranza consistente di futuro
8 Marzo 2023

Spettacoli teatrali, visite guidate, laboratori, proiezioni cinematografiche, letture, escursioni. L’elenco scorre impetuoso come una cascata, perché c’è da raccontare un fiume di iniziative. Oltre duecento, concentrate in appena sette giorni: è l’impegno corale e ampio della diocesi di Bergamo, che dal 15 al 23 aprile darà vita alla “Settimana della Cultura”, un contributo all’interno dell’anno da Capitale della Cultura. “Nella città di tutti” è il titolo scelto per la rassegna, e basta sfogliare il calendario per coglierne la concreta essenza: gli oltre duecento appuntamenti gratuiti promossi tra città e provincia dalla diocesi e da parrocchie, realtà religiose e associazioni laicali tracciano un mosaico che intreccia la cultura “alta” con quella più minuta e diffusa.

Di «lavoro imponente di organizzazione» parla don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura della diocesi di Bergamo: la rassegna è dunque un «incontro del Vangelo con la cultura del nostro tempo, in un dialogo che è incontro e a volte anche scontro, inteso come atteggiamento critico». «Si è entrati pian piano nel territorio facendo emergere non solo un’idea, ma una pluralità di realtà che raccontano in modi diversi questa ricchezza di cultura – è la riflessione di monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e la pastorale –. Questa iniziativa ci racconta di una Chiesa estroversa, orientata a stare nei territori, in piazza, dentro i contesti di vita ordinaria: è una vitalità culturale che non sta solo nelle grandi entità, ma soprattutto nel sottobosco delle nostre comunità. La Settimana della Cultura è un traguardo che vuole avviare percorsi di futuro, dentro un rapporto fecondo tra Chiesa e società». A tessere l’iniziativa sono in particolare l’Ufficio per la Pastorale della Cultura, l’Ufficio Beni culturali, l’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni sociali e gli Istituti culturali diocesani. «Il contributo degli Istituti culturali diocesani – sottolinea don Mattia Magoni, direttore dell’Ufficio Pastorale delle Comunicazioni sociali – è stato un lievito, capace di intercettare le diverse realtà parrocchiali più piccole e far sì che le progettualità venissero alla luce».

Ad aprire la Settimana della Cultura sarà – sabato 15 aprile a partire dalle 20,45 nella Cattedrale di Sant’Alessandro in Città Alta – lo spettacolo teatrale «Canto degli esclusi», con Alessio Boni e Marcello Prayer, dedicato ad Alda Merini. L’evento conclusivo sarà invece domenica 23 aprile dalle 14,30, sempre in Città Alta, con laboratori diffusi in diversi luoghi del borgo antico, e poi uno spettacolo teatrale in piazza Vecchia alle 17. Il calendario completo delle iniziative è consultabile sul sito internet www.diocesibg.it.

Gli appuntamenti promossi dalla diocesi, è il messaggio del vescovo di Bergamo Francesco Beschi, rappresentano «una proposta di grande interesse, perché comunitaria: si mette in evidenza la ricchezza della vita e della cultura delle nostre comunità. La cultura non riguarda il passato: è una ricchezza che il passato ha accumulato, e che vogliamo raccogliere perché alimenti una speranza consistente di futuro».

Luca Bonzanni

Avvenire, 8 marzo 2023