Spettacoli teatrali, visite guidate, laboratori, proiezioni cinematografiche, letture, escursioni. L’elenco scorre impetuoso come una cascata, perché c’è da raccontare un fiume di iniziative. Oltre duecento, concentrate in appena sette giorni: è l’impegno corale e ampio della diocesi di Bergamo, che dal 15 al 23 aprile darà vita alla “Settimana della Cultura”, un contributo all’interno dell’anno da Capitale della Cultura. “Nella città di tutti” è il titolo scelto per la rassegna, e basta sfogliare il calendario per coglierne la concreta essenza: gli oltre duecento appuntamenti gratuiti promossi tra città e provincia dalla diocesi e da parrocchie, realtà religiose e associazioni laicali tracciano un mosaico che intreccia la cultura “alta” con quella più minuta e diffusa.
Di «lavoro imponente di organizzazione» parla don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura della diocesi di Bergamo: la rassegna è dunque un «incontro del Vangelo con la cultura del nostro tempo, in un dialogo che è incontro e a volte anche scontro, inteso come atteggiamento critico». «Si è entrati pian piano nel territorio facendo emergere non solo un’idea, ma una pluralità di realtà che raccontano in modi diversi questa ricchezza di cultura – è la riflessione di monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e la pastorale –. Questa iniziativa ci racconta di una Chiesa estroversa, orientata a stare nei territori, in piazza, dentro i contesti di vita ordinaria: è una vitalità culturale che non sta solo nelle grandi entità, ma soprattutto nel sottobosco delle nostre comunità. La Settimana della Cultura è un traguardo che vuole avviare percorsi di futuro, dentro un rapporto fecondo tra Chiesa e società». A tessere l’iniziativa sono in particolare l’Ufficio per la Pastorale della Cultura, l’Ufficio Beni culturali, l’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni sociali e gli Istituti culturali diocesani. «Il contributo degli Istituti culturali diocesani – sottolinea don Mattia Magoni, direttore dell’Ufficio Pastorale delle Comunicazioni sociali – è stato un lievito, capace di intercettare le diverse realtà parrocchiali più piccole e far sì che le progettualità venissero alla luce».
Ad aprire la Settimana della Cultura sarà – sabato 15 aprile a partire dalle 20,45 nella Cattedrale di Sant’Alessandro in Città Alta – lo spettacolo teatrale «Canto degli esclusi», con Alessio Boni e Marcello Prayer, dedicato ad Alda Merini. L’evento conclusivo sarà invece domenica 23 aprile dalle 14,30, sempre in Città Alta, con laboratori diffusi in diversi luoghi del borgo antico, e poi uno spettacolo teatrale in piazza Vecchia alle 17. Il calendario completo delle iniziative è consultabile sul sito internet www.diocesibg.it.
Gli appuntamenti promossi dalla diocesi, è il messaggio del vescovo di Bergamo Francesco Beschi, rappresentano «una proposta di grande interesse, perché comunitaria: si mette in evidenza la ricchezza della vita e della cultura delle nostre comunità. La cultura non riguarda il passato: è una ricchezza che il passato ha accumulato, e che vogliamo raccogliere perché alimenti una speranza consistente di futuro».
Luca Bonzanni
Avvenire, 8 marzo 2023