UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Atenei sempre più internazionali

Nelle otto università milanesi 17mila studenti stranieri (+ 13%). Spada: «La sfida è trattenerli»
5 Dicembre 2022

Ci sono 17mila studenti stranieri negli otto atenei della città metropolitana di Milano: il 13% in più in un anno, 80% degli iscritti internazionali di tutto il sistema universitario lombardo che ne conta quasi 20.300 nelle complessive 13 università. Segno che, nonostante le criticità legate agli ultimi due anni di pandemia, il capoluogo lombardo e le sue università non solo non hanno subito contraccolpi, ma anzi confermano la loro capacità di attrarre talenti dall’estero.

È quanto emerge dalla dodicesima indagine annuale, condotta da Assolombarda, sulla “internazionalizzazione degli Atenei” nell'anno accademico 2021-2022. «L’incremento del numero di studenti di altri Paesi costituisce una opportunità per l’intero sistema universitario e per tutta l’area milanese - ha detto la vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale Umano, Monica Poggio -. L'approccio sempre più globale assunto dagli atenei ha una ricaduta positiva anche sugli studenti italiani, consentendo loro di dialogare con culture diverse e anticipando così le dinamiche del mondo del lavoro in cui dovranno operare in un sistema economico sempre più interconnesso tra aree geografiche. Crescono e si rafforzano anche le partnership con le università europee, funzionali a favorire una virtuosa circolazione dei saperi e la mobilità degli studenti».

Un patrimonio che va gestito e non disperso. «Il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato da un preoccupante disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro - ha rilevato il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada -. Si tratta di una tendenza che impatta negativamente sulle prospettive di crescita delle aziende. L'impegno delle università, in questi due anni, è stato cruciale per invertire il trend: hanno subito reagito e il fatto di aver recuperato terreno sul tema dell’attrattività è una circostanza che lascia ben sperare». Ma c’è un punto che deve fare la differenza per Spada: «Occorre attrarre talenti dall’estero creando le condizioni affinché possano rimanere nel nostro Paese a lavorare». E allo stesso tempo, «dobbiamo evitare la “fuga di cervelli”». Per fare ciò, «occorre pensare anche ad agevolazioni fiscali». Un’idea? «Un’imposta al 5% sui redditi di lavoro dipendente corrisposti ai nuovi assunti italiani under 35».

Più di otto studenti internazionali su dieci iscritti negli atenei milanesi provengono dall'Asia o dall'Europa. Spiccano Cina, India e Iran, che da soli rappresentano un terzo degli studenti internazionali del territorio. «L’indagine mostra - ha commentato il rettore dell’Università degli Studi di Milano e presidente Crul, Elio Franzini - una capacità di resilienza degli atenei lombardi e una fiducia da parte degli studenti internazionali che dobbiamo saper accogliere e valorizzare come un segnale preziosissimo, dopo anni di eccezionale complessità».

Giuseppe Matarazzo

Avvenire Milano, 3 dicembre 2022